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Schifani monitora le dighe siciliane dall’elicottero ma la Provincia di Trapani è esclusa dal potenziamento

Nelle scorse ore il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, insieme al dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina, ha effettuato un sopralluogo in elicottero sulle principali zone di accumulo idrico dell’isola. Durante il volo, sono stati monitorati diversi bacini, tra cui la diga Ancipa, Gammauta, il lago di Piana degli Albanesi, Castello, Prizzi, Leone, Rosamarina, Poma e Scanzano. L’obiettivo dell’ispezione era valutare direttamente lo stato delle riserve idriche e gli effetti delle recenti piogge sulle capacità di stoccaggio. Schifani ha potuto constatare che, sebbene le piogge recenti non siano state particolarmente intense, hanno avuto un impatto positivo sui livelli d’acqua. Un miglioramento significativo è stato registrato nella diga Ancipa, che ha visto un incremento del volume d’acqua fino a 1,7 milioni di metri cubi. “Lo scenario generale è in leggero miglioramento”, ha dichiarato Schifani, sottolineando che l’intervento della Regione per limitare i prelievi ha avuto un effetto positivo, evitando che la riserva idrica di Ancipa si esaurisse a metà settembre, come previsto inizialmente.

Il presidente ha poi ribadito l’importanza della strategia regionale adottata dalla cabina di regia, che ha incluso misure di razionamento delle risorse idriche, in particolare nei Comuni dell’Ennese e del Nisseno. Questi interventi sono stati decisivi per preservare le riserve e garantire un maggiore approvvigionamento a tutti. La gestione oculata e tempestiva delle risorse idriche dimostra come scelte difficili possano portare a risultati positivi, sottolineando l’importanza di un’azione condivisa e responsabile. Nonostante il successo delle misure adottate, è emerso che il piano di monitoraggio e potenziamento degli invasi non riguarda la provincia di Trapani. Sebbene la Sicilia nel suo complesso benefici di un’attenzione speciale per la gestione delle risorse idriche, il trapanese non figura tra le aree destinatarie di interventi significativi. Questo esclude de facto la provincia trapanese dai progetti di incremento delle riserve, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse in quest’area, che, come molte altre zone dell’isola, affronta periodi di siccità. Mentre quindi la Regione Siciliana sta attuando una serie di misure per migliorare la gestione delle risorse idriche, esclusa Trapani da questo piano, la recente ispezione evidenzia i risultati positivi ottenuti grazie a un monitoraggio attento e interventi tempestivi.

redazione

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