Circa 900 studenti hanno partecipato alla manifestazione per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si è tenuta in mattinata a Marsala. All’appello lanciato dalla rete di associazioni che si sono mobilitate quest’anno (Libera, Archè, i centri Antiviolenza La casa di Venere e Metamorfosi, Il rumore delle idee, Con te donna, Finestre sul mondo, la Commissione Pari Opportunità, Ondif, Fidapa, Spazio Donna, Ande, Sportello Aiuto, Movimento per la vita) hanno risposto gran parte degli istituti scolastici della città. Così, nelle tre stazioni previste (piazza della Vittoria, piazza della Repubblica, via Roma) gli studenti si sono alternati al microfono per leggere o raccontare brevemente le storie delle oltre 90 donne uccise in Italia dal 1° gennaio ad oggi. Nel finale, l’evento ha visto anche la testimonianza di Mari Miserendino, che ha raccontato la sua storia personale, invitando le ragazze presenti a una seria presa di coscienza sul fenomeno della violenza contro le donne.
“Possiamo dire che la manifestazione è perfettamente riuscita”, commenta il coordinatore provinciale di Libera, Salvatore Inguì. “Quello di quest’anno – prosegue – è stato probabilmente il 25 novembre più celebrato a Marsala, in termini di attività svolte. Personalmente, continuo a ribadire che per me è estremamente importante coinvolgere i ragazzi in queste giornate, perché comunque io chiaramente ho una visione educativa delle cose e ritengo che questa cosa specifica che abbiamo fatto abbia avuto un grandissimo valore, proprio perché i ragazzi si sono presentati al 25 novembre avendo dovuto studiare, leggendo e preparandosi sulle persone di cui erano chiamati a parlare. Secondo me la cosa più importante è stata proprio proprio questa: il fatto che i ragazzi siano arrivati qui avendo negli occhi e nei cuori queste storie e, più in generale, il tema dei femminicidi nel suo complesso. Mi piace pensare che possa diventare un appuntamento fisso, da celebrare ogni anno”.