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Disabilità, la Regione revoca contributo a Marsala: “Mancanza di programmazione inaccettabile”

La decisione della Regione Siciliana di revocare il contributo destinato all’inclusione delle persone con disabilità al Comune di Marsala ha sollevato un’ondata di indignazione e critiche, evidenziando una gestione amministrativa carente nel settore Politiche Sociali e, soprattutto, la mancanza di una visione politica orientata alla tutela dei cittadini più fragili. La revoca del finanziamento non è soltanto un problema di bilancio, ma un segnale inequivocabile di come le istituzioni locali siano incapaci di progettare interventi necessari per garantire i diritti delle persone con disabilità. “È inaccettabile che nel 2024 si assista ancora a una tale mancanza di programmazione”, afferma Rossella De Vita, esponente locale dell’MpA e referente per i servizi sociali del partito: “Le persone con disabilità non possono essere trattate come una voce secondaria nei bilanci comunali”.

A Marsala le criticità non mancano e sono molteplici le lacune che affliggono la città: buche stradali che compromettono la mobilità, parchi pubblici privi di giochi accessibili, un sistema di trasporto carente per chi ha difficoltà motorie e, cosa ancora più grave, l’assenza di un centro diurno dedicato alle persone con disabilità. “Da mesi ripetiamo queste problematiche in ogni sede e nulla è stato fatto per migliorare la situazione. Serve una pianificazione seria e mirata per promuovere la vivibilità delle città e dei territori, senza alcuna esitazione”, continua De Vita. Il caso di Marsala diventa emblematico di una gestione miope che sacrifica l’inclusione sociale sull’altare dell’incapacità amministrativa. Revocare fondi destinati alle persone con disabilità non è solo una scelta tecnica, ma un atto politico che svela quali siano le vere priorità dell’amministrazione: progetti di facciata e promesse non mantenute, a scapito di chi avrebbe più bisogno di sostegno.

redazione

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