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Il Consiglio Comunale boccia la proposta dell’amministrazione, Marsala non uscirà dal Distretto Turistico Sicilia Occidentale

Avviata con notevoile ritardo a causa di una lunga riunione dei capigruppo, la seduta del consiglio comunale di Marsala ha respinto il “Recesso del Comune di Marsala dalla qualità di socio della Fondazione Distretto turistico Sicilia occidentale”. Al termine della votazione, sono stati 10 i contrari al recesso, 2 gli astenuti e 1 favorevole.

I lavori in Aula hanno avuto inizio subito dopo la Conferenza dei Capigruppo che, tra gli altri punti, ha stabilito di proporre all’Aula la sospensione – per approfondimenti – della delibera riguardante un “Immobile confiscato alla criminalità organizzata e assegnato al Comune”. Sul “Recesso dal Distretto Turistico”, il presidente Enzo Sturiano ha riferito all’Aula che la trattazione è stata preceduta da diversi incontri delle competenti Commissioni con gli operatori turistici, nonché da audizioni di Rappresentanti dell’Amministrazione comunale e del Distretto.

Subito dopo ha preso la parola l’assessore al turismo Salvatore Agate che, sostanzialmente, ha riferito sulle valutazioni della Giunta circa costi/opportunità per la permanenza di Marsala nel Distretto, la nuova quota associativa di 69 mila euro all’anno (prima 10 mila) che erode in maniera rilevante il gettito della tassa di soggiorno, le osservazioni e i rilievi sollevati dalla Corte dei Conti anche sulla natura giuridica della Fondazione, evidenziando altresì che il Consiglio si era già espresso sulla revisione delle partecipate, in cui si prefigurava la volontà di recedere dal Distretto.

Per Piergiorgio Giacalone (pres. Commissione Affari Generali), l’audizione della presidente del distretto Rosalia D’Alì ha dato spunti di riflessione pro-contro il recesso, tuttavia l’Organo consiliare non si è espresso in merito rinviando ogni decisione all’Aula.

Analogo intervento ha fatto anche Massimo Fernandez (Commissione Turismo), i cui componenti hanno pure rimesso al Consiglio le valutazioni. Gabriele Di Pietra, nell’evidenziare come l’assessore Agate non sia stato esaustivo nel rappresentare le ragioni del recesso, ha complessivamente sottolineato l’atteggiamento di chiusura assunto dal Comune di Marsala non partecipando a riunioni del CdA o del Comitato tecnico del Distretto.

Inoltre, ha aggiunto che ai rilievi della Corte dei Conti ha risposto il Comune di Trapani, risolvendo la questione. Infine ha affermato che occorrerebbe tenere conto del cambio di passo in atto, cioè il sostanziale passaggio della Fondazione da DMO (Destination Management Organization) a DMC (Destination Management Company), struttura che consente di operare per raggiungere profitti.

Ha espresso parere di voto contrario al recesso Rino Passalacqua ha affermato che, secondo lui, nessuna struttura ricettiva vuole recedere dal Distretto; inoltre, il Comune non è pronto all’imminente rinnovo delle cariche del Distretto, non mostrando così strategia politica in campo turistico. Flavio Coppola ha evidenziato che seppur il Distretto non sia stato attento verso la città di Marsala, quest’ultima è stata quasi del tutto assente quando occorreva fare scelte in seno al Distretto. In presenza di molte incertezze, dichiara che voterà contro il recesso.

Pino Ferrantelli, dopo alcune valutazioni pro-contro la fuoriuscita dal Distretto, ha proposto all’assessore di ritirare l’atto. Piero Cavasino, non rilevando un’alternativa strategica sul fronte turistico da parte dell’Amministrazione, ha affermato l’inopportunità del recesso e il conseguente voto contrario allo stesso. Leo Orlando, ha rappresentato la poca qualità delle iniziative turistiche messe in campo, la mancata partecipazione a fiere importanti e l’assenza di un vero portale istituzionale dedicato al turismo. L’assessore Salvatore Agate, nella sua replica, ha ribadito la linea dell’Amministrazione sul recesso dal Distretto, rimettendosi alla decisione del Consiglio in merito; ha affermato che la procedura avviata dalla Corte dei Conti non è chiusa; ha evidenziato la scarsa attività di comunicazione – con pochi post sui social – del Distretto, per la quale investe circa 400 mila euro all’anno ed ha appena 20 mila follower. Ha ribattuto, infine, che non è così certo che con una DMC il Distretto possa fare concorrenza ai portali che organizzano viaggi e soggiorni.

Chiusa la discussione, l’Aula ha votato, bocciando il recesso dal Distretto Turistico. I lavori sono stati aggiornati alla prossima convocazione del Consiglio comunale.

redazione

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