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A Trapani la firma del Patto Educativo di Comunità: rafforzare istruzione e servizi per i giovani. VIDEO

In Prefettura a Trapani si è svolta la firma del Patto Educativo di Comunità, un progetto volto a rafforzare la sinergia tra scuole, università e amministrazioni locali. All’evento hanno partecipato diverse autorità, tra cui la sindaca di Erice Daniela Toscano, il sindaco di Marsala Massimo Grillo, il Prefetto Daniela Lupo, il Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, l’Assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano e rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale. Presenti anche i vescovi, i dirigenti scolastici, studenti e rappresentanti delle forze dell’ordine. Giorgio Scichilone, Presidente del Polo Universitario di Trapani, ha evidenziato l’importanza della collaborazione per migliorare l’educazione nel territorio.

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Il Rettore Massimo Midiri invece ha illustrato i recenti sviluppi del Polo di Trapani, con l’ampliamento dei corsi di laurea da 6 a 14 e un incremento significativo delle iscrizioni, in controtendenza rispetto al calo demografico che interessa altre università italiane. “Abbiamo trovato una situazione complessa, in cui gli studenti dei poli locali erano considerati di serie B,” ha affermato Midiri. “È fondamentale offrire opportunità formative senza obbligare i giovani a spostarsi lontano, includendo corsi speciali come Ingegneria Navale e Biodiversità, che rispecchiano le peculiarità del territorio”. Midiri ha anche sottolineato la necessità di servizi aggiuntivi come mense, trasporti e strutture sportive, elementi che caratterizzano un’università territoriale rispetto a quelle telematiche.

L’assessore Turano ha spiegato il cambiamento di visione politica: “È necessario ascoltare le richieste dei territori e fornire servizi anche nelle aree periferiche come Trapani. La Regione ha destinato 90 milioni di euro per sostenere nuovi progetti, tra cui l’apertura di una Facoltà di Veterinaria a Palermo, per rispondere alla crescente domanda di formazione nel settore”. La dirigente scolastica Aurelia Bonura ha raccolto alcuni dati per spiegare l’esigenza del Patto: “Dai dati raccolti su un campione di oltre 5.000 studenti, è emerso che il 53% intende proseguire gli studi, mentre il 37% ha già le idee chiare sul percorso universitario. Tuttavia, più dell’80% dice che non ha servizi sufficienti, più del 40 non sa che corso di laurea prendere e il 76% invece consiglierebbe la scuola che ha frequentato ad altri coetanei”. La rappresentante degli studenti dell’ateneo trapanese, Maira Barbera ha incoraggiato i ragazzi a considerare l’Università locale come un’opzione valida quanto quelle di altre città. Lo studente del Liceo Fardella-Ximenes, Gabriele, ha sottolineato l’importanza di un adeguato sviluppo territoriale e le difficoltà causate dalla carenza di trasporti efficienti in Sicilia. L’incontro si è concluso con la firma ufficiale del Patto, un gesto simbolico che rappresenta l’impegno comune a migliorare l’offerta educativa e contrastare la dispersione scolastica, mirando a un futuro più equo e ricco di prospettive per i giovani del territorio.

redazione

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