Nella cornice dell’aula magna del Polo Territoriale Universitario di Trapani, gremita di giovani studenti e insegnanti, si è svolto la scorsa settimana il convegno “Le Nuove Droghe”. L’incontro, voluto dalla Prefettura di Trapani e promosso dalla Questura, dall’ASP e dall’Ufficio Scolastico Regionale in collaborazione con l’Università di Palermo, ha affrontato il tema delle droghe sintetiche, delle loro conseguenze devastanti e del legame diretto con la criminalità organizzata. I dati presentati nel corso del convegno sono preoccupanti: dall’inizio del 2024 le segnalazioni per uso di sostanze stupefacenti nella provincia di Trapani hanno superato quota 400, registrando un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Un incremento che fa emergere un fenomeno ormai esteso anche tra i giovanissimi, con episodi di consumo rilevati persino tra minori di 14 anni.
Durante l’evento, il questore di Trapani Giuseppe Felice Peritore ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Acquistare una dose equivale ad alimentare la mafia”. La dichiarazione, che ha colpito molti degli studenti presenti, vuole sensibilizzare i giovani sul legame tra il mercato delle droghe e le organizzazioni mafiose che controllano il traffico di stupefacenti sul territorio. Il convegno si è aperto con un minuto di silenzio, voluto dal dirigente generale di Pubblica Sicurezza Antonio Pignataro, in memoria delle giovani vittime della droga, e ha visto la toccante testimonianza di un ex tossicodipendente che ha raccontato le trappole e la durezza del mondo della dipendenza.
Gli interventi dei relatori hanno toccato vari aspetti del fenomeno. Il procuratore Gabriele Paci e la presidente del Tribunale di Trapani Alessandra Camassa hanno illustrato le implicazioni legali di consumo e spaccio, mentre Ferdinando Croce, direttore dell’ASP, ha presentato la campagna “Non sei figo, sei solo fatto”, mirata a smontare le narrazioni popolari che tendono a sminuire i rischi della droga. A chiudere l’evento, il prefetto Daniela Lupo si è rivolta direttamente ai giovani presenti, sottolineando che “uno sballo può compromettere la salute e la vita” e invitandoli a cogliere l’occasione per riflettere. Il convegno “Le Nuove Droghe” ha segnato un passo importante nella lotta alla disinformazione sulle droghe e sulle loro conseguenze. Il quadro emerso descrive una realtà complessa e allarmante, che richiama le istituzioni e la comunità intera a un impegno collettivo per arginare un fenomeno in crescita e sempre più presente tra i giovani.