I Guardiani del Territorio – associazione formata dagli agricoltori e viticoltori del territorio trapanese – accolgono con favore la decisione del Parlamento Siciliano di destinare 25 milioni di euro per sostenere i viticoltori colpiti dalla peronospora, riconoscendo così una richiesta avanzata con forza fin dall’inizio dal nostro movimento. Attraverso una mobilitazione che ha coinvolto i sindaci della Provincia, il Vescovo e diverse organizzazioni sindacali, nel silenzio di alcune rappresentanze di categoria come Coldiretti, il comparto è riuscito ad ottenere una risposta concreta alla crisi del settore. Inizialmente il testo base del Governo Regionale non prevedeva alcun fondo per i danni da peronospora, ma grazie a una pressione costante e al sostegno raccolto, si è giunti a questa svolta per il settore agricolo siciliano.
La norma approvata ieri prevede che entro 10 giorni l’assessorato stabilisca criteri e modalità di assegnazione che, a detta del deputato marsalese Stefano Pellegrino “… sono certo che saranno liberi da vincoli e complicazioni burocratiche, facendo per esempio ricorso anche agli strumenti in possesso dell’AGEA. In questo modo, riusciremo a fornire un aiuto tempestivo ed efficace a un settore che rappresenta una delle eccellenze della nostra isola”. Pellegrino si complimenta e ringrazia il Presidente della Regione Renato Schifani e gli assessori al Bilancio e all’Agricoltura “… per aver dimostrato grande sensibilità nel sostenere la viticoltura siciliana, che sta subendo gravissimi danni a causa di questo fenomeno“. A questa misura si aggiunge una ulteriore iniziativa: lo sgravio dei canoni irrigui, approvato nella stessa seduta dell’Ars. “Questo intervento – spiega Pellegrino – rappresenta un ulteriore passo avanti nel sostegno alle nostre imprese agricole, riducendo un onere che spesso grava pesantemente sui produttori, soprattutto in un contesto di crisi climatica e scarsità idrica“.
Dal canto loro, I Guardiani del Territorio affermano che si tratta di “… un segnale importante per tutti i viticoltori e per la Sicilia intera, a dimostrazione dell’impegno condiviso a tutela di una filiera strategica e profondamente legata alla nostra identità regionale. La misura approvata stabilisce che l’Assessorato competente definirà entro dieci giorni i criteri e le modalità di assegnazione dei fondi per assicurare un supporto rapido e accessibile, avvalendosi anche degli strumenti a disposizione dell’AGEA. A questo primo intervento per la peronospora si aggiunge un’ulteriore misura, lo sgravio sui canoni irrigui, che ridurrà l’onere economico per le imprese agricole, particolarmente gravate dalle sfide della crisi climatica e della scarsità idrica“. Nonostante questo primo importante risultato, l’azione del comparto trapanese non si ferma. L’iter della Legge di Bilancio 2025 è già in corso e si chiuderà entro il 31 dicembre. Sarà cruciale quindi assicurare risorse aggiuntive per garantire un futuro sostenibile al settore vitivinicolo siciliano: “Bisognare trovare risorse per almeno 50 milioni di euro per far fronte ai danni da siccità e almeno 10 milioni di euro per le cantine sociali, senza le quali l’intera filiera produttiva subirebbe conseguenze irreparabili“.
Secondo I Guardiani del Territorio è necessario intervenire su tre direttrici fondamentali:
“Si tratta di interventi che auspichiamo vengano inclusi nella Legge di Bilancio 2025 in quanto rappresentano una priorità per garantire la resilienza e il rilancio del settore vitivinicolo siciliano, patrimonio economico, sociale e culturale della nostra regione. I Guardiani del Territorio restano al fianco dei viticoltori e delle cantine sociali, impegnandosi con determinazione a tutelare e valorizzare un comparto essenziale per la Sicilia – afferma l’associazione guidata da Davide Piccione -. I ristori approvati rappresentano un primo passo fondamentale in un momento di gravissima crisi, ma ora ci aspettiamo strumenti di rilancio del comparto nella Legge di Bilancio. Senza una visione strategica e risorse concrete per il medio-lungo termine, infatti, rischiamo di compromettere irrimediabilmente la sostenibilità della filiera vitivinicola siciliana. Il nostro impegno continuerà affinché il settore possa affrontare queste sfide e guardare con fiducia al futuro”.