Daniela Toscano, sindaca di Erice, si racconta in un’intervista che tocca temi cruciali per la città: dalla controversa questione FuniErice, che lei definisce un’invenzione dell’opposizione, alla gestione politica e agli eventi che animano la comunità. Con uno sguardo al futuro e una riflessione sui suoi anni di amministrazione, Toscano traccia un bilancio del suo impegno, sottolineando la passione che guida il suo lavoro e il valore del territorio ericino.
Sindaca, partiamo dalla questione FuniErice. Le vicende sfociate anche in questioni giudiziarie sono state superate?
La questione FuniErice non è mai esistita. Fin dal primo momento è stato evidente che si trattasse di una strampalata trovata dell’opposizione consiliare che, non avendo altri argomenti da trattare, ha strategicamente e minuziosamente creato e montato un vero e proprio caso, alimentandolo di tanto in tanto con nuovi fatti che fatti non sono, al solo scopo di screditare questa Amministrazione. Nient’altro. Il Comune di Erice, che ricordo essere socio al 50% della partecipata e non unico proprietario, ha sempre intrapreso le proprie scelte al solo scopo di tutelare la società e di migliorarne l’efficacia. Non avremmo avuto alcun motivo di compiere scelte che potessero andare in direzione opposta. Non avrebbe avuto alcun senso. Abbiamo sempre agito nell’esclusivo interesse pubblico. Ribadisco, ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che ogni valutazione è stata intrapresa in totale accordo e sinergia col Libero Consorzio il cui Commissario straordinario, prima dell’attuale (dott.ssa Maria Concetta Antinoro), era il dott. Raimondo Cerami, magistrato integerrimo impegnato da sempre in importanti inchieste e nella lotta alla mafia. Siamo seri: qualcuno pensa davvero che il dott. Cerami avrebbe mai potuto consentire che la cattiva sindaca Daniela Toscano potesse ordire liberamente le proprie oscure trame ai danni della FuniErice, dei suoi dipendenti, e dell’intero territorio? È un film a cui non si può credere. Delude il fatto che tutto ciò abbia trovato sponda nella stampa, soprattutto in certa stampa, senza che fossero approfondite con sufficiente diligenza le vacue ed inefficaci argomentazioni portate a sostegno dai consiglieri e da chi per loro. Insomma, un vero e proprio colosso dai piedi di argilla che si sta via via frantumando e scomponendo, prova ne sia il fatto che gli stessi consiglieri, in visibile imbarazzo, non trattano più l’argomento. Concludo dicendo che FuniErice non può e non deve essere associata solo a questioni giudiziarie. Va innanzitutto detto con fermezza che è una società sana, economicamente e finanziariamente, e che sta portando avanti l’importante investimento della manutenzione straordinaria ventennale che, ricordo, è interamente finanziata dalla società senza ricorrere ad alcuna forma di finanziamento. Persiste, è vero, un’unica posizione conflittuale, che rimane al vaglio del tribunale, ma ciò non ha alcuna refluenza sulla qualità della gestione.
Erice anche quest’anno è stata meta di numerosi turisti. Oltre alla funivia qual è il punto di forza logistico?
Erice è Erice e nessun altro territorio è e sarà mai come Erice. Perdoni le ridondanze, ma soltanto così posso spiegare la magia che avvolge il nostro territorio in tutte le stagioni dell’anno. Erice è meravigliosa d’inverno, ma anche d’estate, così come in primavera e in autunno. Il punto di forza di Erice è Erice stessa. La funivia è un valore aggiunto.
Cosa è previsto per il prossimo Natale?
Come ogni anno la macchina comunale si mette in moto con largo anticipo per l’organizzazione del calendario degli eventi natalizi. Abbiamo già pubblicato un avviso riguardante i Presepi. Torneranno i mercatini di Natale in tre piazze, la casetta di Babbo Natale, la musica itinerante con gli zampognari, i concerti di musica anche nelle chiese, gli intrattenimenti per i più piccoli, il concerto di fine anno. Tante altre sorprese saranno inserite all’interno del calendario degli eventi.
Andiamo alla politica. Mi è sembrato di capire che, finora, rispetto al passato quinquennio, il clima con l’opposizione è meno teso. Se è così da cosa sta dipendendo?
Sono punti di vista. Nel precedente quinquennio gli attacchi alla mia persona erano all’ordine del giorno. Comunicati su comunicati, feroci interrogazioni, parole al vetriolo al solo fine di istigarmi. Ho dovuto sopportare tutto questo e, a volte, sono stata costretta ad alzare i toni per rispondere. Me ne rammarico, perché è capitato di essere cascata nei tranelli che mi sono stati posti nel mio cammino: non posso consentire che si metta in discussione il mio sincero, leale e onesto impegno. Non lo concedo a nessuno, men che meno a chi non ha i requisiti per poterlo fare, visti i fatti di cronaca. Ne sono venuti fuori 5 anni incandescenti e, come detto, me ne rammarico. Via via ho deciso io di cambiare atteggiamento, di evitare le trappole e di restare più diplomatica, ma senza precludermi la possibilità di dire ciò che penso, cosa che continuo a fare. La nuova opposizione consiliare ha anch’essa una strategia differente. Non punta alla delegittimazione personale, ma alla demolizione dell’azione politica tout-court di questa Amministrazione. Tutto, criticano tutto, anche ciò che non è criticabile. Spesso qualcuno prende scivoloni clamorosi. Penso al consigliere Maltese che, preso dalla foga di dire qualcosa senza approfondire, ha manifestato abbagli che non mi sarei mai immaginata. Uno su tutti? Aver diramato una notizia, nel 2023, con cui annunciava disgustato l’aumento della TARI per le utenze domestiche. Peccato che la tariffa fosse invece stata diminuita tra il 4 e l’8% e che lui stesso abbia dovuto smentire la notizia. Che brutta figura…
Nessun rimpasto in Giunta, Sindaca. Sarà così fino a fine mandato?
Sarò breve, lapidaria e categorica: sono molto soddisfatta dell’impegno e del contribuito dei miei assessori e non ho motivo, al momento, di immaginare un rimpasto.
Si vota per le Province. Forse. Che mi dice?
Forse, ha detto bene. Forse sì o forse no. Non ne stiamo capendo più nulla noi amministratori, figurarsi i cittadini che già sono diffidenti nei confronti della politica. Siamo in un limbo da un decennio, in balia di notizie ufficiali, con tanto di date, sulle quali si fa poi retromarcia. Tutto ciò non è credibile. Bisognerebbe prendere una decisione, una volta e per tutte, e mantenerla tale. Io sono abituata a fare così. Mi auguro che accada presto.
E quindi, dopo Erice, che farà Daniela Toscano?
Sono moglie e mamma ed io vivo innanzitutto per la mia famiglia. Ma sono anche una donna e una militante politica, nello stesso schieramento, da decenni. La vivo come una passione, ma anche come un impegno coerente e sincero. I cittadini ericini mi hanno dato fiducia per ben due volte. Sono stata la prima sindaca donna di Erice, l’unica della provincia di Trapani. Sono una delle 7 sindache in Sicilia in Comuni con più di 10.000 abitanti. L’unica del Partito Democratico. Sono al secondo anno del mio mandato, ci sarà tempo per pensare a cosa fare. Di sicuro sono a disposizione di chi crede in me, e del mio Partito.