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Ospedali trapanesi: si lavora su riorganizzazione e liste d’attesa. Iacolino: “Pronti altri 110 milioni di euro”

A margine della presentazione del nuovo angiografo all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, il dirigente generale del Dipartimento di Pianificazione strategica all’Assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, e il direttore generale dell’Asp di Trapani, avv. Ferdinando Croce, si sono soffermati sulla situazione relativa agli investimenti, alla riorganizzazione ospedaliera e alle liste d’attesa. “Come Regione – ha spiegato Iacolino – abbiamo altri 110 milioni di euro da investire per le attrezzature elettromedicali e per le infrastrutture. Ovviamente tutto questo va strettamente collegato a un piano complessivo di revisione della legge ospedaliera che consenta l’abbattimento delle liste d’attesa e un accesso alle cure da parte dei cittadini, soprattutto di chi ne ha più bisogno e non ne ha la disponibilità”.

E a proposito di riorganizzazione ospedaliera, è prevista a breve una full immersion tra Iacolino e i manager delle ASP. Si comincerà dalle città metropolitane, poi Iacolino incontrerà tutti gli altri: “Il 22 ottobre incontreremo il direttore generale, le strutture di diritto privato, tutti coloro i quali offrono servizi di assistenza ospedaliera per rivedere il modello organizzativo e garantire l’accesso tempestivo alle cure in una realtà in cui ci sono anche le isole minori e dove il ricorso alla telemedicina fra le altre può garantire un’appropriatezza di cure e ridurre i disagi a cui sono sottoposti fasce importanti di popolazione”. Punto centrale del programma di Croce è invece quello dello snellimento e azzeramento delle liste d’attesa, da sempre punto critico nei presidi ospedalieri della provincia trapanese: “Ho una bellissima notizia – afferma il direttore generale di ASP Trapani – che però non posso anticipare perché deve essere consacrata e ufficializzata in atti che trasmetterò ufficialmente all’amministrazione regionale. Sulle liste d’attesa, il lavoro che i dirigenti medici d’ospedale e di territorio stanno conducendo va avanti ed è importante. E certamente dovremo avvalerci delle risorse che la Regione siciliana ha messo a disposizione per assicurare il coinvolgimento dei convenzionati e delle strutture private con i quali ho già celebrato più di una riunione nel mese di settembre nella direzione di vicariare eventuali condizioni in cui il pubblico in maniera fisiologica non riesca e non ce la faccia. Il servizio sanitario è uno, non c’è un servizio pubblico e un servizio privato, e il fatto che nelle liste d’attesa ci sia questa collaborazione penso sia l’esempio più emblematico di questa sinergia”.

L’angiografo inaugurato nei giorni scorsi a Mazara è solo il primo passo di un lavoro che va avanti in un’unica direzione: “È soltanto l’inizio. Il lavoro che ASP Trapani sotto la mia direzione ha avviato, anche rispetto a un significativo piano degli investimenti per il 2025 mira a far sì che tutti i presidi ospedalieri della provincia di Trapani possano essere dotati di macchinari all’avanguardia, ad avanzata qualificazione tecnologica e infrastrutturale e che possano beneficiare di finanziamenti come quelli di cui si parla in questi giorni a proposito del FESR 21-27 sui quali i miei uffici sono già al lavoro per presentare progetti degni e meritevoli di accoglimento”. In Sicilia, insomma, è ripartito il piano per 600 nuovi posti letto: 571 nuove terapie intensive e subintensive e 29 per il pronto soccorso. Tutte opere che la Regione avrebbe dovuto concludere entro il 2021, quando si programmava di fronteggiare la terza ondata del Covid, ma adesso si prevede di completarne la realizzazione entro la primavera del 2026.

Luca Di Noto

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