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Siccità, Musumeci incolpa la Regione siciliana per i ritardi nella manutenzione e Schifani rilancia con 130 interventi

“La grave siccità della Sicilia sconta un ritardo nella programmazione e nella manutenzione delle Infrastrutture e degli interventi certamente pluridecennale”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, rispondendo in Aula alla Camera dei deputati ad un’interrogazione sulle iniziative in relazione alla crisi idrica in Sicilia. “Basti pensare – ha aggiunto – che l’autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia è stata istituita solo dopo un trentennio nel 2018″. Musumeci insomma, dà tutte le responsabilità alla Regione siciliana guidata da Renato Schifani, la stessa che però era stata guidata precedentemente dallo stesso ministro.

In riferimento alle dichiarazioni di Nello Musumeci, durante il question time alla Camera dei deputati, Palazzo d’Orleans precisa che la Regione, tramite l’ufficio del Commissario delegato all’emergenza, ha già avviato da tempo la seconda fase del processo per affrontare la crisi idrica in Sicilia. È stata, infatti, già trasmessa al dipartimento nazionale della Protezione civile una proposta del secondo piano di interventi che include oltre 130 progetti, elaborati in risposta alle richieste pervenute da ATI, gestori idrici e da Comuni. Oltre a 200 interventi di riparazione e acquisto di autobotti per i Comuni per oltre 8 milioni di euro.

Questo piano è attualmente oggetto di una stretta interlocuzione con gli uffici competenti della Protezione civile di Roma e si sta tenendo conto delle osservazioni delle autorità nazionali e anche di quelle ricevute, fino a poche ore fa, dai Comuni e dai gestori. Il processo di aggiornamento per garantire che gli interventi siano tempestivi ed efficaci nel rispondere alla grave siccità che affligge la regione, dopo le numerose riunioni con le ATI, è stato ultimato ed è pronto per essere inviato definitivamente a Roma. La crisi idrica in Sicilia è il risultato, oltre che della grave siccità, di decenni di ritardi nella manutenzione delle infrastrutture e nella pianificazione strategica. Nonostante ciò, l’attuale governo regionale ha intrapreso azioni concrete, anche grazie allo stanziamento di 20 milioni di euro approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso maggio per fronteggiare l’emergenza, ai quali si sono aggiunti già 39 milioni del bilancio regionale e altri 40 sono previsti nel ddl delle variazioni di bilancio già approvato dalla giunta regionale e trasmesso all’Ars per il completamento dell’iter legislativo. Si continua a lavorare per ottenere ulteriori risorse necessarie al completamento degli interventi, in linea con le priorità segnalate dalla cabina di regia e dal commissario delegato, il presidente della Regione Renato Schifani.

Intanto l’ATI Trapani fa sapere che tutti gli interventi rivestono carattere di urgenza per fronteggiare l’emergenza e mitigare la crisi idrica:

Finanziamenti per Progetti di Pozzi e Infrastrutture nella Provincia di Trapani

1. Comune di Vita

  • Progetto: Rifunzionalizzazione di pozzo comunale in C.da Lazzareto
  • Importo: € 22.000,00
  • Descrizione: Contributi per la realizzazione di lavori e l’acquisizione di mezzi ed attrezzature.

2. Comune di Mazara del Vallo

  • Progetto: Realizzazione di due pozzi gemelli presso il pozzo Bonacasa e il pozzo San Miceli
  • Importo: € 120.000,00

3. Comune di Trapani

  • Progetto: Revamping e riutilizzo dei pozzi in contrada Inici a favore dei comuni di Alcamo e di Castellammare del Golfo
  • Importo: € 393.235,00

4. Comune di Castellammare del Golfo

  • Progetto: Nuova realizzazione di una bretella di collegamento per la frazione di Alcamo Marina
  • Importo: € 54.000,00

5. Comune di Marsala

  • Progetto: Realizzazione di 2 pozzi nell’intorno del pozzo Semeraro
  • Importo: € 320.000,00
  • Aggiornamento: Finanziamento ottenuto recentemente.

6. Comune di Campobello di Mazara

  • Progetto: Realizzazione di un pozzo gemello
  • Importo: € 98.000,00
  • Aggiornamento: Finanziamento ricevuto a fine agosto.

Finanziamenti Totali

  • Nella prima fase di giugno, diversi comuni (Trapani, Calatafimi Segesta, Salemi, Castelvetrano, San Vito lo Capo) hanno ottenuto finanziamenti per circa 1 milione e 500 mila euro.

Impatti e Risultati

  • Fino ad oggi, la provincia di Trapani ha incrementato la disponibilità di acqua di circa 250/300 litri al secondo rispetto all’inizio della dichiarazione di emergenza nazionale.
  • Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno del governo Nazionale e Regionale, e della Protezione Civile, sotto la cabina di regia regionale guidata dal Dott. Cocina.

“Si attendono ancora altri finanziamenti che già sono stati trattati in cabina di regia regionale e arriveranno nei prossimi giorni – fa sapere il presidente ATI, il sindaco di Calatafimi Segesta Francesco Gruppuso -. Tutta la governance politica e gestionale dei siti trapanesi esprime soddisfazione e gratitudine a tutti gli attori in causa, specialmente ai componenti della cabina di regia regionale, perché si sta dando il massimo per mitigare una emergenza seria in favore dei cittadini della provincia trapanese e dei turisti che vi soggiornano”.

redazione

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