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Marsala: la seduta di Consiglio comunale inizia tra lo sconcerto per la vicenda corruzione

Lo scandalo di corruzione legato ai corsi di formazione, che ha travolto la politica trapanese, ha causato ritardi e tensioni durante la seduta di questo pomeriggio del Consiglio comunale di Marsala. La seduta è iniziata con grande incertezza e costernazione, mentre emergono dettagli sull’operazione condotta questa mattina dalla Guardia di Finanza. I consiglieri comunali coinvolti nell’indagine, avviata dalla Procura locale, sono raggiunti dal provvedimento restrittivo dell’obbligo di dimora oltre che dalla sospensione dal ruolo a Palazzo VII Aprile. Questi consiglieri – Vanessa Titone, Michele Accardi e Pino Ferrantelli – come afferma la legge regionale del 2015, verranno sospesi con effetto immediato una volta che la Prefettura notificherà ufficialmente la decisione al Segretario Generale del Comune. Cosa che avverrà in queste ore.

Nella prossima seduta utile, il Presidente del Consiglio Enzo Sturiano convocherà i primi dei non eletti, pescati dalle liste di riferimento nell’ultima elezione che subentreranno temporaneamente ai consiglieri sospesi. Questi cosiddetti “consiglieri supplenti” rimarranno in carica fino alla decisione del Tribunale del Riesame. Se il tribunale confermerà i provvedimenti della Procura, i consiglieri sospesi decadranno definitivamente dalle loro cariche; in caso contrario, potranno tornare a sedere in Aula. Tra i nomi dei possibili consiglieri supplenti già circolano alcune indiscrezioni. In particolare, si parla dell’ex consigliera Francesca Angileri, che potrebbe fare il suo ritorno sulla scena politica locale. La vicenda che ha scosso profondamente la città, sta causando un terremoto politico che potrebbe avere effetti duraturi sul Consiglio comunale di Marsala e non solo. Infatti già circolano ulteriori soggetti implicati nella vicenda. Il primo – come abbiamo rivelato oggi – è il consigliere Massimo Fernandez. Per lui però ‘solo’ un sequestro di beni in merito ad una truffa ai danni di fondi europei, ma rimarrà in carica.

Intanto il sindaco Massimo Grillo è stato presente in Aula. Poco prima dell’inizio della seduta aperta da Sturiano, il primo cittadino ha dichiarato: “Desidero esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dagli Organi inquirenti e dalla Magistratura, e confido che le indagini, nonché gli sviluppi successivi, possano fare piena luce sui fatti attualmente oggetto di approfondimento. Se qualcuno dovesse aver sbagliato, mi auguro che si accertino rapidamente le responsabilità personali. Allo stesso modo, auguro a chi dovesse essere estraneo ai fatti contestati di poterne dare prova celermente. Come sindaco, mi auguro che l’inchiesta rappresenti un’occasione per riaffermare l’importanza di una visione politica fondata sull’etica e sul rispetto delle leggi. La politica, intesa come autentico servizio alla collettività, deve sapersi caratterizzare ponendo sempre il bene comune al di sopra degli interessi personali, anche di quelli legittimi”.

redazione

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