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Crisi agricola in provincia di Trapani, Sud chiama Nord sollecita un intervento del governo regionale

Il gruppo politico Sud Chiama Nord provinciale Trapani esprime profonda preoccupazione per la gravissima crisi che ha colpito il settore vitivinicolo siciliano, uno dei pilastri storici dell’economia e della tradizione agricola dell’isola. Scrivono i commissari provinciali Michele Galfano e Matteo Bommarito: “La combinazione devastante della peronospora nel 2023 e della siccità nel 2024 ha ridotto drasticamente la produzione di uva, mettendo in ginocchio migliaia di aziende agricole. Secondo i dati più recenti, la perdita produttiva ha raggiunto il 65% in soli due anni, con rese medie scese a circa 40 quintali per ettaro, insufficienti a coprire i costi di produzione. Questa situazione sta spingendo molte aziende vitivinicole, in particolare le Cantine Sociali, sull’orlo del collasso economico, mettendo a rischio l’occupazione di migliaia di lavoratori stagionali e l’intero indotto legato al settore. La crisi non riguarda solo le aziende agricole ma colpisce duramente anche le cooperative vitivinicole, fondamentali per la sopravvivenza di molte piccole realtà locali”.

Galfano e Bommarito ricordano come tale emergenza sia stata presa a cuore anche dal vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella, che ha espresso a più riprese la sua vicinanza alle comunità colpite. Alla luce di ciò, Sud Chiama Nord chiede al Governo Regionale Siciliano e all’assessore per l’Agricoltura un intervento urgente e coordinato per sostenere le aziende vitivinicole. “È fondamentale che i fondi già stanziati vengano distribuiti rapidamente per il ristoro parziale dei danni causati dalla peronospora e dagli eventi climatici estremi del 2023 e 2024. Inoltre, è necessario predisporre nuove risorse straordinarie per far fronte alla crisi del 2024 e assicurare la continuità produttiva”.

Tra le misure proposte, Sud Chiama Nord evidenzia la necessità di: compensare le perdite di reddito delle imprese vitivinicole attraverso aiuti previsti dalle normative europee e nazionali; attivare gli aiuti previsti dal Decreto Legislativo n. 102/2004, per risarcire fino all’80% dei danni subiti dalle aziende agricole; implementare interventi straordinari per la gestione idrica e la prevenzione della siccità; avviare un piano di ristrutturazione del debito per le Cantine Sociali siciliane, con la sospensione delle scadenze in corso e un periodo di rimborso fino a 25 anni; destinare almeno 200 milioni di euro a favore del settore vitivinicolo, semplificando l’iter amministrativo per l’erogazione dei fondi.

Sud Chiama Nord sottolinea l’importanza di convocare un tavolo tecnico presso la Presidenza della Regione Siciliana, coinvolgendo le associazioni di categoria, le Cantine Sociali e le istituzioni locali per discutere ulteriori misure di rilancio del settore. Il gruppo politico si impegna a sostenere ogni iniziativa volta alla salvaguardia del patrimonio vitivinicolo siciliano, e avverte che, in assenza di interventi concreti e immediati, si riserverà il diritto di promuovere azioni di protesta e sensibilizzazione per tutelare il futuro di migliaia di aziende e lavoratori coinvolti.

redazione

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