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In Sicilia aumentano malattie da animali, controlli e prevenzione per combatterle

Per controllare e contenere le zoonosi – cioè le malattie causate da agenti trasmessi per via diretta o indiretta agli animali e all’uomo – più comuni in Sicilia, in particolare la Leishmaniosi e le malattie trasmesse da zecche, occorre costruire un solido sistema di monitoraggio e prevenzione basato sulla collaborazione tra le istituzioni e su una stretta sinergia inter-professionale tra il comparto della medicina umana (medici del Pronto Soccorso, di medicina interna, di medicina generale, infettivologi, pediatri, geriatri, farmacisti), e medicina veterinaria (Medici Veterinari LP e Operatori del Dipartimento di prevenzione delle ASL). Una necessità emersa chiaramente in occasione del convegno “One Health: una salute unica e una sola scienza. L’esperienza della Regione Sicilia per la prevenzione e il contrasto delle zoonosi da vettore” che si è svolto il 25 ottobre a Palermo, organizzato da HPS AboutPharma con il contributo di MSD Animal Health, azienda leader nella salute animale.

La Regione Sicilia, infatti, per posizione geografica, clima ed esposizione ai fenomeni migratori, si conferma un’area di particolare attenzione per la diffusione di queste malattie e un punto di riferimento per la vigilanza e il monitoraggio delle stesse da parte di centri altamente specializzati. E se, come ha affermato Francesco Vitale, professore ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Palermo, “i dati epidemiologici sulle zoonosi in Sicilia sono frammentari perché solo da due anni esiste un piano regionale sulla sorveglianza che però, purtroppo, stenta ancora ad andare a regime”, è anche vero che “la Regione Sicilia sta mettendo a punto un nuovo piano di sorveglianza triennale per la leishmaniosi”, ha precisato Fabrizio Vitale, Direttore CreNaL, Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia – “che auspichiamo favorisca un maggior colloquio con la parte di medicina umana al fine di avere un quadro realistico della circolazione di Leishmania sul territorio”.

“La principale malattia trasmessa da zecche in Sicilia è una rickettsiosi: la Febbre Bottonosa del Mediterraneo trasmessa all’uomo dalla zecca bruna del cane, Rhipicephalus sanguineus, che rappresenta il principale serbatoio. Il cane funge da “ospite occasionale e serbatoio transitorio” veicolando in prossimità degli ambienti domestici la zecca. È pertanto importante sottoporre il cane a regolari trattamenti acaricidi per ridurre il rischio di esposizione”, afferma Antonio Cascio Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università degli Studi di Palermo.

È fondamentale, inoltre, sensibilizzare alcune categorie di medici, per esempio i pediatri di libera scelta, sui pericoli della leishmaniosi nei bambini e su come diagnosticare la malattia per indirizzare tempestivamente il paziente verso lo specialista. Il controllo delle malattie di origine animale è una sfida per i sistemi sanitari in tutto il mondo. Secondo il CDC (Center for Disease Control and Prevention) circa il 75% delle malattie infettive emergenti che interessano gli esseri umani sono di origine animale e circa il 60% di tutti i patogeni che colpiscono l’uomo sono di carattere zoonotico. L’OMS stima che ogni anno le zoonosi interessino oltre un miliardo di persone, determinando circa un milione di morti e costituendo quasi il 17% dei casi totali di malattie trasmissibili.

redazione

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