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Il Parco di Lilibeo cambia volto: siti esterni in gestione, Occhipinti: “Migliorerà la visibilità dell’area archeologica”

Il Parco archeologico di Lilibeo – Marsala si apre sempre di più al pubblico e per mostrare il ricco patrimonio custodito avvia un nuovo progetto di gestione di cinque siti archeologici disseminati nel centro urbano, finora aperti con difficoltà e solo su prenotazione per visite speciali o iniziative particolari (Giornate FAI, Festival Le Vie dei Tesori). La direttrice del Parco di Lilibeo, Anna Occhipinti, ha infatti attivato, con determinazione e tenacia, una nuova modalità di gestione della cosa pubblica, avviando, con la formula del Partenariato Speciale Pubblico-Privato ai sensi  dell’art. 134 del D.LGS. N.36/2023, una collaborazione per la gestione di cinque siti con giovani archeologi di grande professionalità e competenza. Costoro ne hanno cura dal 20 agosto di quest’anno, e per ben 25 anni, con attività costanti, li valorizzeranno e soprattutto li renderanno fruibili, così potranno essere finalmente aperti in maniera continuativa ed apprezzati al meglio grazie alle guide specializzate che faranno vivere ai cittadini marsalesi e ai turisti interessati un’esperienza indimenticabile:

  • Il Complesso di Santa Maria della Grotta,
  • la Latomia dei Niccolini,
  • l’Ipogeo Crispia Salvia,
  • la Necropoli ellenistico-romana di via del Fante e
  • l’Insula romana di via delle Ninfe

Come nasce questa esigenza?

Nasce innanzitutto dalla consapevolezza dei propri limiti; il Parco è autonomo finanziariamente e scarse sono le risorse possedute, esiguo è il numero dei custodi incardinati e questi riescono giusto a coprire, con difficoltà, tutti i turni per la vigilanza del Museo; di contro davvero ampio è il Parco che, oltre al Museo e all’area archeologica di Capo Boeo (di circa 28 ettari), consta anche di 24 ettari di siti urbani, sparsi, ubicati nella città moderna che è sorta, in continuità storica, sulla città antica e le sue vaste necropoli e cimiteri cristiani extra moenia. Tali siti, di grande interesse, testimonianza della complessa stratificazione storico archeologica dell’odierna Marsala, non solo non sono stati sin qui fonte di reddito (poiché raramente fatti visitare) ma hanno costituito nel tempo un rilevante costo, per la loro gestione, pulizia e manutenzione. Siamo stati ben felici, quindi, dopo una attenta analisi del dettagliato progetto proposto, reso pubblico nei termini di legge, di poter affidare questi luoghi della cultura ai giovani della Società ArcheOfficina – Cooperativa archeologica, vista la loro professionalità, competenza e la notevole esperienza vantata nel settore, che consentirà loro di valorizzarli al meglio. 

l’ipogeo di Crispia Salvia

La pulizia dei siti archeologici ‘decentrati’ sarà quindi affidata a questi gestori esterni?
Non direi gestori, sono partner speciali e si occuperanno “anche” di pulizia ordinaria e straordinaria, ma soprattutto realizzeranno un vero e proprio circuito museale, occupandosi della preliminare musealizzazione, realizzando due nuovi infopoint/biglietteria, uno all’ingresso della Latomia dei Niccolini e uno a Santa Maria della Grotta, ma anche creando percorsi ove necessario, facilitando l’accesso dove utile, collocando impianti di illuminazione led per le aree esterne (come per le pareti della Latomia dei Niccolini o per gli ipogei con decorazioni pittoriche di Crispia Salvia), dotando ogni sito dei necessari ed utili apparati didattici, con pannelli in italiano e in inglese, che faranno da supporto alla visita guidata, ma anche improntando strumenti divulgativi con progettazione grafica e stampa di brochure. La loro attività garantirà poi una regolare e contemporanea apertura dei monumenti, che prevede visite guidate e laboratori didattici, unitamente ad attività culturali: video mapping, rappresentazioni teatrali, mostre, reading, eventi musicali. La regolare e continua fruizione dei monumenti archeologici consentirà altresì il costante monitoraggio sul loro stato di conservazione, questo ne stimolerà la continuativa manutenzione. La presenza di personale altamente qualificato darà stimoli a progetti di ricerca storico-archeologica, da effettuare sempre con la collaborazione del Parco ma anche con altri Enti di ricerca, come ad esempio prestigiose Università. Vantaggi a trecentosessanta gradi dunque per la città di Marsala e per il Parco: migliora la fruizione grazie alle visite guidate, migliora la tutela grazie al costante monitoraggio, migliora la valorizzazione grazie alla pubblicizzazione dei siti, migliora la conoscenza grazie ai progetti di ricerca, migliora la redditività per noi del Parco, sia per le mancate spese ma anche grazie agli introiti, garantiti dalle percentuali previste sulle vendite dei ticket e dei servizi offerti. La presenza di un operatore della società alla biglietteria di Porta Nuova, dove potranno essere direttamente acquistati, oltre ai ticket per i siti esterni, anche quelli per il Parco, faciliterà inoltre l’accesso dei turisti all’area archeologica di Capo Boeo, che si apre così alla città, senza soluzione di continuità.

La gestione della biglietteria è un’altra novità, ci sono le tariffe cumulative, una sorta di biglietto unico. Come si procederà?

Ogni sito sarà visitabile, sempre con la guida di specialisti archeologi, anche singolarmente. Sono previsti poi biglietti cumulativi per due, tre e cinque siti, con un evidente notevole risparmio, sempre accompagnati in visita guidata. Queste sono le TARIFFE per l’accesso e visita guidata al SINGOLO SITO:

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GROTTA

Ticket singolo: 5 intero / € 3,50 ridotto (6 – 18 anni, studenti universitari under 26 anni)

COMPLESSO LATOMIA DEI NICCOLINI

Ticket singolo: 5 intero / € 3,50 ridotto (6 – 18 anni, studenti universitari under 26 anni)

IPOGEO DI CRISPIA SALVIA

Ticket singolo: 4 intero / € 2,50 ridotto (6 – 18 anni, studenti universitari under 26 anni)

NECROPOLI MONUMENTALE ELLENISTICO-ROMANA DI VIA DEL FANTE

Ticket singolo: € 3 intero / € 2 ridotto (6 – 18 anni, studenti universitari under 26 anni)

ABITATO PUNICO-ROMANO DI VIA DELLE NINFE

Ticket singolo: € 3 intero / € 2 ridotto (6 – 18 anni, studenti universitari under 26 anni)

Le aperture sono suappuntamento nei giorni feriali, sabato e domenica ore 10-13 / 15-18;

Le aperture straordinarie sono su prenotazione es. tappa dei Tour tematici.

Le TARIFFE CUMULATIVE invece prevedono:

Ticket cumulativo 5 siti16 intero / € 10 ridotto
Siti inclusiS. Maria della Grotta, Latomia dei Niccolini, Ipogeo di Crispia Salvia, Necropoli monumentale di via del Fante, Abitato punico-romano di via delle Ninfe
AttivitàVisita guidata da archeologi
Durata complessiva prevista3,30h
Ticket cumulativo 3 siti€ 10 intero / € 6 ridotto
Siti inclusiS. Maria della Grotta, Latomia dei Niccolini, Ipogeo di Crispia Salvia
AttivitàVisita guidata da archeologi
Durata complessiva prevista2,30h
Ticket cumulativo 2 siti€ 8 intero / € 5 ridotto
Siti inclusiS. Maria della Grotta, Latomia dei Niccolini Necropoli di via del Fante, Abitato punico-romano via d. Ninfe
AttivitàVisita guidata da archeologi
Durata complessiva prevista1,45h


Nei mesi scorsi negli scavi di via delle Ninfee si è svolto il progetto di ricerca S.A.M.O.T.H.R.A.C.E. con l’Università di Palermo. Le indagini stanno già fornendo nuovi elementi?

Certamente! Con l’eliminazione dei testimoni di terra, lasciati all’interno dell’area nella campagna di scavi degli anni ‘90, è sicuramente più leggibile la pianta della domus ellenistico romana, che occupava uno dei due isolati. Inoltre molti sono gli oggetti e gli apparati decorativi della ricca casa ritrovati, ma su questi è ancora in atto lo studio e l’elaborazione dei risultati. Il prof. Giovanni Polizzi e i suoi studenti hanno già svolto una prima parte di indagini sui materiali, che sono stati classificati e inventariati.

scavi via Ninfe

Avete riaperto il Fossato Punico grazie ad un progetto finanziato dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali che ha compreso sia attività di bonifica e pulizia dell’area, sia indagini archeologiche. Continuerete a dare visibilità al sito?
In realtà non è stato riaperto il fossato Punico. Lo abbiamo reso visitabile per un giorno, con la manifestazione Open Day del 12 maggio, per mostrare alla città l’esito del nostro lavoro e i risultati emersi dagli scavi. La Regione ci ha finanziato un progetto di 270 mila euro e dopo la pulizia del sito, che era diventato impraticabile per la presenza di vegetazione infestante ma anche di spazzatura accumulatasi negli anni, sono state effettuate attività di pulizia archeologica nell’area di vico Infermeria, e scavi archeologici nel fossato punico di via Pascasino/piazza Marconi per individuarne l’originaria quota, mettendo in luce la stratigrafia in due saggi mirati, con reperti dal periodo punico a quello medievale. Le due aree archeologiche del fossato e di vico Infermeria sono state messe in collegamento con una scala rivestita in acciaio in corten. All’architetto Antonio Mauro è stato contestualmente richiesto di produrre un progetto per il successivo utilizzo del Fossato per trasformarlo in un “parco archeologico nel paesaggio scavato”. Il progetto prevede 4 step per un ammontare complessivo di circa un milione e 350mila euro, necessari per il restauro statico e conservativo delle fortificazioni medievali e di epoca spagnola; gli scavi archeologici e la sistemazione del giardino; la realizzazione dell’accesso da via G. Amendola e di spazi teatrali ai piedi dei contrafforti del Castello medievale (ex carcere).

Il Parco si apre al pubblico con tanti eventi. Qual è la sua idea di Parco archeologico, guardando anche alle vicine realtà di Segesta e Selinunte?
Ogni luogo ha le proprie peculiarità. E sicuramente Lilibeo è diversa da Selinunte e da Segesta…, ad esempio, un parco che contiene un teatro (Segesta) sarà naturalmente adatto ad ospitare spettacoli…. Il nostro Parco non ha questa vocazione e non presenta monumentali strutture architettoniche in elevato come Selinunte, perché Lilibeo, saccheggiata in antico, si arretrò dal mare; nonostante ciò non mancano gli spazi all’aperto nell’area archeologica, ampi e scenografici, che occasionalmente potranno essere utilizzati – com’è già accaduto anche quest’estate – per eventi teatrali e musicali. Il parco di Lilibeo vanta invece un prestigioso museo, che i nostri ‘vicini’ non possiedono, ed è un parco cittadino, ed è questa la particolarità su cui puntare.

Fossato Punico


I prossimi obiettivi?

Rendere maggiormente visibile il Parco. Intanto, per esempio, segnalandone l’accesso sul lungomare Boeo con due alti banner. Promuovere la conoscenza del nostro sito, anche grazie alla collaborazione di associazioni come “la Rotta dei Fenici” per fare rete con città dalle origini comuni. Realizzare partenariati con le eccellenze produttive della zona, per creare iniziative in sinergia con il territorio. Mettere ordine nei magazzini, continuando le attività di sistemazione ed inventariazione del patrimonio archeologico posseduto (e per questo sono state acquistate più di 600 cassette e fatte realizzare le relative rastrelliere necessarie anche per la sistemazione dei reperti risalenti agli scavi e ricerche di  Carmela Angela Di Stefano, attiva a Marsala negli anni ’70 e ’80, conservati ancora dentro scatoloni), ed un gruppo di sei giovani archeologi, da poco incaricati, sta già lavorando per questo, per meglio conoscere la storia della straordinaria Lilibeo. Divulgare il nostro ricco patrimonio: il 15 di ottobre, a questo scopo, presenteremo al pubblico il volume Lilibeo e il mare, che, in oltre 600 pagine, racconta la storia della città e gli oggetti esposti al Museo. Alla pubblicazione di questo poderoso volume, spero presto faccia seguito una agevole guida breve di titto il Parco, per accompagnare il pubblico nella visita. Vorrei aprire Viale Piave e consentirne l’attraversamento pedonale, per facilitare l’accesso al mare ai cittadini marsalesi … ma per questo è necessario che il Comune (con il quale a breve firmerò una convenzione), realizzi una recinzione che impedisca l’accesso alle due aree archeologiche che la strada taglia. Vorrei mettere ordine in tutte le concessioni dei beni e delle aree del Parco che possono contribuire a creare un gettito economico (ripeto siamo in autonomia finanziaria e dobbiamo autogestirci) ed è in dirittura di arrivo la gara per l’affidamento in gestione delle aree a parcheggio sul Viale Isonzo. Vorrei rifare i prospetti del Museo, con la sostituzione degli infissi, e ho già presentato il progetto che spero sia finanziato. A breve l’area archeologica di Capo Boeo sarà oggetto di interventi di riqualificazione che prevedono anche la sostituzione della recinzione ammalorata ed il ripristino delle coperture sulla Insula I, che per essere sincera io demolirei sostituendola con altra più leggera e senza vetri cemento che tanto nocumento e preoccupazione mi danno, rovinando sui sottostanti mosaici…Insomma, tanto entusiasmo, tanta carne al fuoco, tante cose realizzate e tante da realizzare; continuo a ripetere che in questo Parco sembriamo delle piccole api operaie che non si fermano mai.


redazione

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