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Regali e mazzette, ‘Mare Monstrum’ continua in Tribunale: chieste condanne per Crocetta e Morace

Un bando ad hoc per Ustica Lines/Liberty Lines dei Morace per i collegamenti marittimi nelle isole minori in cambio di regali e denaro. L’inchiesta Mare Monstrum – che nel 2017 portò a un terremoto politico in cui finì nel mirino anche l’ex governatore siciliano Rosario Crocetta e diversi funzionari della Regione – continua tra le aule di Tribunale. La Procura oggi chiede le condanne di Crocetta, del suo fedelissimo Massimo Finocchiaro e di Ettore Morace, rispettivamente di 7 anni di carcere per il primo e 6 e mezzo per gli altri due oltre a una multa di 400 mila euro per la compagnia di navigazione.

L’ex Ustica Lines, secondo l’accusa, sarebbe riuscita a ottenere compensazioni per corse mai effettuate per cause di forza maggiore (come le avverse condizioni meteo) di 10 milioni e 108.444,65 euro tra il 2008 e il 2014. Beni dello stesso valore erano stati sequestrati ai Morace e poi restituiti nel 2021 perché, secondo la sezione Misure di prevenzione del tribunale, non sarebbero stati frutto di un accordo corruttivo. Dalla prossima udienza davanti alla terza sezione del tribunale, la parola passerà alle difese dei tre imputati, gli avvocati Giovanni Di Benedetto, Vincenzo Lo Re, Marcello Montalbano e Nunzio Rosso.

All’ex Presidente della Regione si contestano 10 mila euro di denaro intascato da Ettore Morace per il suo movimento politico “Riparte Sicilia”, in cambio di presunte pressioni, che sarebbero state messe in atto con Finocchiaro, su alcuni dirigenti regionali per implementare il servizio di trasporto per le isole minori e fare arrivare così altro denaro pubblico alla società.

redazione

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