Ferragosto a Castellammare senza falò, alcol e ‘pernottamenti’ in spiaggia

redazione

Ferragosto a Castellammare senza falò, alcol e ‘pernottamenti’ in spiaggia

Condividi su:

lunedì 12 Agosto 2024 - 14:08

Torna il divieto di trasportare, stoccare o immagazzinare legna sulle spiagge nella notte che precede ferragosto e nella stessa giornata del 15 per prevenire l’accensione dei vietati falò.  Sulle spiagge, o in prossimità dei varchi di accesso al mare, è vietato anche campeggiare e pernottare. Nelle aree è vietata la vendita e il consumo di bevande alcoliche dalle ore 17 del 14 agosto alle ore 7 del 16 agosto, come stabilisce l’ordinanza del sindaco Giuseppe Fausto emessa in base a precise misure di sicurezza indicate dalla prefettura per le giornate a rischio.   

Il divieto trasportare legna in spiaggia e dunque prevenire l’accensione di falò e qualsiasi altro fuoco, riguarda la spiaggia Playa, Guidaloca, cala Marina, cala Mazzo di Sciacca, piazzale Stenditoio cala Marina di Petrolo nei giorni 14 e 15 di agosto, quando non si potrà nemmeno campeggiare e pernottare. È vietata anche “la produzione di suoni a mezzo di altoparlanti o di amplificatori di qualsiasi genere e comunque di rumori che possano arrecare pregiudizio alla normale percezione di segnali di allarme vocale a mezzo di ausili sonori”. Nella notte del 14 agosto è consuetudine per tanti recarsi sulle spiagge con l’intenzione di fare dei falò ma l’accensione di fuochi sulla spiaggia è già proibita con regolamentazione della Capitaneria di Porto e dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente e prevede il divieto di accensione di fuochi a combustibile nonché l’accensione di qualsiasi altro fuoco sulla spiaggia

Lo scopo dell’ordinanza dell’amministrazione comunale è quello di “prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana” nella notte tra il 14 ed il 15 agosto quando l’accensione dei fuochi o falò “costituisce una vera insidia perché i carboni ancora ardenti sono coperti dalla sabbia dell’arenile, e provocano delle scottature gravi nelle persone che accidentalmente vi passano sopra. Il carbone creatosi dalla combustione in quantità notevole costituisce, inoltre, grave causa ostativa alla serena attività di balneazione dei bagnanti, a causa delle esalazioni che emana”. Inoltre l’accensione di fuochi, barbecue, fornelli “in questo periodo contraddistinto dalle altissime temperature, potrebbe creare fattori di altissima criticità e di potenziali problemi legati anche alla incolumità pubblica nonché incrementare il rischio di incendi”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta