Alcamo, il Muschio Ribelle si ‘prende’ Funtanazza e il Libero Consorzio ordina lo sgombero: “Al via presidio”

redazione

Alcamo, il Muschio Ribelle si ‘prende’ Funtanazza e il Libero Consorzio ordina lo sgombero: “Al via presidio”

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lunedì 05 Agosto 2024 - 10:25

Ad una settimana dalla riapertura della Funtanazza, il gruppo “Muschio Ribelle” ha già organizzato due assemblee popolari, una formazione alla guardianía antincendio e ha presentato un piano di uso civico dell’immobile abbandonato. La Provincia di Trapani però, ha intimato il gruppo Muschio Ribelle di sgomberare i locali dell’ex Ostello Cielo d’Alcamo entro e non oltre oggi stesso. Il gruppo quindi invita la popolazione ad una colazione condivisa per domani, martedì 6 agosto, per presidiare la Funtanazza a partire dalle ore 6 del mattino.

Venerdì 2 agosto infatti, il Consorzio Comunale di Trapani ha comunicato al gruppo lo sgombero dell’ex Ostello Cielo d’Alcamo sia per mezzo scritto sia in presenza da parte di un dipendente della Provincia, scortato dalle forze dell’ordine. Con questo avviso di sgombero, la Provincia chiude il tentativo di dialogo iniziato dal Muschio per riaprire la Funtanazza a uso civico. Uno sgombero significherebbe tornare a una condizione di abbandono che nuocerebbe alla salute sociale e comunitaria del luogo, stroncando sul nascere un potenziale avamposto di prevenzione degli incendi che continuano a colpire ogni anno questa Riserva.

L’iniziativa di riprendersi lo spazio parte dopo un esplicito confronto con la comunità alcamese. Nell’assemblea popolare di venerdì si è raggiunto un consenso sulla richiesta di avviare un percorso per istituire un regolamento sull’uso civico dello spazio in quanto bene comune. Una simile soluzione consentirebbe di assicurare la fruibilità dello spazio e la sua restituzione alla comunità, che lo gestirebbe in un’assemblea pubblica, garantendo così che ogni decisione venga presa nel rispetto della volontà popolare e dell’interesse comune. Il gruppo dichiara: “Ascoltando le testimonianze delle persone che hanno attraversato la Funtanazza in questi giorni, non possiamo che prendere coscienza di come questo stabile sia parte integrante dell’ecosistema del Bosco d’Alcamo e del ruolo che la presenza umana ha al suo interno. Riteniamo quindi che il suo utilizzo non possa essere strumentalizzato né confinato alle attività di una singola associazione. Crediamo invece che questo spazio dovrebbe essere gestito orizzontalmente dalla collettività che abita il territorio e se ne prende cura”.



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