Categorie: Lettere

Scrive Paolo Pace sui cassonetti ad Amabilina: “Un deludente ritorno al passato”

Gentilissimo Direttore,

i marsalesi hanno appreso, da una comunicazione social, del testa-coda del Sindaco in merito alla reintroduzione dei cassonetti stradali presso il quartiere Amabilina, dopo l’oramai consolidata e civile prassi del porta a porta nella raccolta dei rifiuti.

Decisione presa nell’emergenza igienico sanitaria determinatasi dalla presenza di discariche abusive a cielo aperto e anche in conseguenza degli sconsiderati gesti di taluni che, nell’ incendiare i rifiuti, vitalizzano, nella realtà, la famosa barzelletta del marito che si evira per far dispetto alla moglie. Inviterei, però, il Sindaco ad un maggior spazio e tempo di riflessione, riconsiderando altri interventi non dettati dall’impulsività ma dalla cosiddetta politica di prossimità. Che, operativamente, si traduce nel considerare e valorizzare figure professionali, già presumibilmente presenti e comunque eventualmente da assumere nella pianta organica dell’Ente Comune, ovvero gli educatori professionali, nella loro veste domiciliare civica. Mutuando la felice esperienza che questi professionisti hanno determinato in altri ambiti, come quello socio-sanitario. La loro presenza ha attivato, mi perdoni Direttore il probabile tecnicismo, l’intermediazione ovvero il far sentire al destinatario la presenza dell’Ente che ha attivato l’intervento. Nel caso specifico della raccolta dei rifiuti, l’Amministrazione Comunale si renderebbe protagonista, lo si diceva, della cosiddetta politica di prossimità che non si attiva soltanto nella campagna elettorale o nelle decisioni testa-coda. Introdurre queste figure civiche e nel contempo professionali significa aprire ad un dialogo con il cittadino non in chiave repressiva o di controllo come infaustamente ricordiamo in quel progetto della Giunta del Sindaco, riguardante le sentinelle del territorio, elaborato e fortunatamente, subito dopo, silenziato. Si tratterebbe, invece, di un intervento di promozione delle buone prassi del cittadino che deve essere raggiunto soprattutto nelle periferie laddove il senso di abbandono, da parte dell’ Amministrazione, appare ancora più acuto.

Ecco, da questa progettualità di intervento può determinarsi una vera e propria alfabetizzazione civica del cittadino perché sarebbe davvero ingeneroso e politicamente strumentale riversare soltanto sull’ Amministrazione le cause dell’ inciviltà. Ricordiamo, ahinoi, le palafitte che i nostri concittadini, con i loro ombrelloni e le loro sdraio, realizzano presso la laguna dello Stagnone. Buon senso, dunque, reciproco ma da questa Amministrazione, caro Direttore, legittimamente ci si attendeva francamente, senza illusioni, qualcosina in più che non il ritorno al passato nel risolvere i problemi. Non soltanto decisioni testa-coda… saranno stati, forse, gli effetti collaterali dei cinque anni alla massima velocità promessi in campagna elettorale.

Approfitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima

Paolo Pace – già Segretario Pd Marsala

redazione

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