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Tossicodipendenti, un accordo tra Asp e giustizia trapanese per scontare la pena fuori dal carcere

La gestione integrata dei soggetti affetti da dipendenze patologiche in esecuzione penale al di fuori del carcere, è l’argomento al centro di un accordo condiviso tra il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, i magistrati che coordinano l’Ufficio di Sorveglianza Simone Alecci e Chiara Pesavento, e la direttrice dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (ULEPE) di Trapani,  Rosanna Provenzano. Il protocollo operativo è finalizzato alla condivisione tra i vari Servizi competenti nella gestione dei soggetti affetti da dipendenze patologiche in esecuzione penale al di fuori del carcere, delle buone prassi operative, al fine di assicurare la maggiore uniformità e prevedibilità decisionale da parte della Magistratura di Sorveglianza, a garanzia del cittadino, in un’ottica integrata e multi-agency.

L’ULEPE, che ha il compito di monitorarne l’andamento, e i SER.D, che assicurano il necessario supporto psicologico, collaboreranno per riabilitare persone fragili e in condizioni di vulnerabilità sociale e favorirne il reinserimento in società. La direzione aziendale dell’Asp di Trapani è impegnata in prima linea sul fronte delle emergenze sociali e delle attività di prevenzione con particolare riferimento alle dipendenze da sostanze stupefacenti, tema al quale abbiamo dedicato una specifica Campagna di comunicazione già avviata in maniera capillare su tutto il territorio provinciale. Inoltre, stiamo già attivando un monitoraggio costante sulla gestione dei casi in esame, per intervenire tempestivamente con eventuali correttivi”, afferma il direttore Croce. “Si tratta di un nuovo modello di giustizia, che consiste nel fare comunità”, ha sottolineato la direttrice dell’ULEPE. 

redazione

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