Protesteranno domani con un sit in davanti la sede del Comune di Trapani, i lavoratori dell’azienda Trasporti della città, l’ATM con un sit in organizzato dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl e Soggetto Giuridico. “Più volte, ai tavoli, abbiamo chiesto alla ATM SpA, un legittimo confronto su problematiche inerenti l’organizzazione del lavoro, affrontando caso per caso, le criticità e le eventuali soluzioni, rispetto a tutti i servizi offerti dall’Azienda. Tuttavia, nel tentativo di non interrompere il confronto e, dopo nostre forti sollecitazioni è stato riaperto il confronto sulla quinta bozza del Contratto Integrativo Aziendale” spiegano i sindacati. “Uno degli obiettivi primari, fra i tanti, sarebbe stato quello di consentire agli autisti, di effettuare sia il controllo, sia la vendita dei biglietti a bordo. D’altronde, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, questa opzione va trattata separatamente con i sindacati. La definizione positiva del contratto integrativo, nell’interesse comune, avrebbe regolamentato questa ed altre criticità, rendendo, anche il servizio del TPL, maggiormente produttivo. Inoltre, una eventuale premialità, avrebbe concesso maggiore dignità a tutti i dipendenti della ATM SpA”.
Ma purtroppo, aggiungono le parti sociali “… questo confronto sul contratto integrativo è sempre stato rinviato e di pari passo l’azienda, ha avviato un processo di contestazioni disciplinari massivo che, come prevedibile conseguenza, ha generato un clima di tensione e disagio tra azienda e lavoratori”. A fronte della rottura della trattativa, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione propedeutico allo sciopero. “Ci rivolgiamo a questo punto alla politica tutta, chiedendo se veramente ritengono sia stato fatto davvero tutto ciò che era possibile per rendere efficace e produttivo il servizio del TPL. Chiediamo inoltre quanto ci sia l’interesse e la volontà a mantenere ‘in house’ il servizio, o quanto possa essere utile alla città di Trapani, se non a terzi, esternalizzarlo”.