A poco più di un anno dalla scadenza di fine mandato, l’amministrazione Grillo prova ad accelerare sul fronte della opere di rigenerazione urbana presentata nei mesi scorsi alla città. Nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri mattina, presso l’Atrio comunale, il sindaco Grillo ha assicurato che adesso c’è un maggiore gioco di squadra tra amministrazione, consiglio e uffici, di conseguenza ci sono le condizioni per rispettare le nuove scadenze. In particolare, l’incontro con la stampa ha portato a un nuovo annuncio sul Piano Urbanistico Generale, che – conclusa la fase partecipativa – approderà in Consiglio comunale il 31 maggio 2025 per l’approvazione definitiva. “Marsala ha uno strumento urbanistico obsoleto, che ci ha consentito di costruire più di una casa, ma ha fatto parecchi danni”, ha affermato il vicesindaco (con delega all’urbanistica) Giacomo Tumbarello con riferimento al piano comprensoriale in uso, che comporta la necessità di procedere a continue varianti, con il conseguente sacrificio dell’interesse generale rispetto a quello dei singoli portatori di interesse. In quest’ottica, Tumbarello ha stigmatizzato la decisione che portò all’abrogazione del Piano Regolatore Generale approvato all’inizio degli anni 2000. Per quanto riguarda il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, l’assessore Tumbarello ha aggiornato i presenti sull’iter: adottato dal Consiglio comunale, è attualmente in fase di istruttoria presso l’Assessorato Regionale Territorio Ambiente. A breve tornerà a Sala delle Lapidi per l’approvazione definitiva. L’amministrazione prevede che Marsala possa avere il suo Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo entro l’anno. In attesa di adozione da parte del Consiglio comunale anche il Piano del Centro Storico, mentre il Piano di Utilizzo della Preriserva dovrebbe arrivare entro l’autunno all’attenzione del massimo consesso cittadino, mentre la data riguardante la riapertura degli accessi al mare è stata fissata per il mese di aprile 2025. La prossima estate dovrebbe essere pronto anche il Waterfront, dopo i rallentamenti degli ultimi mesi, mentre del Porto si parlerà più approfonditamente in futuro. Il sindaco, tuttavia, ha voluto annunciare che entro settembre verrà firmato il contratto che consentirà di iniziare la nuova progettazione. Restano le incognite sulla Riserva dello Stagnone, che rischia di ritrovarsi in una situazione simile a quella del litorale sud: non tanto per l’abusivismo, quanto per la proliferazione di attività non sempre in armonia con il regolamento vigente. Su quest’aspetto il sindaco e il vicesindaco hanno lasciato la parola al dirigente Pier Benedetto Mezzapelle, che ha spiegato che è stato dato incarico a un tecnico di effettuare uno studio per avere le idee più chiare sulle attività compatibili con l’ecosistema dello Stagnone.