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“Disservizi idrici anche per colpa di chi abbandona l’Aula consiliare”. Parla l’opposizione trapanese

Si fa sentire l’opposizione alla maggioranza trapanese che fa capo al sindaco Tranchida. “Il 2 luglio si è consumata l’ennesima pantomima di questa maggioranza inerme. La prosecuzione del Consiglio comunale correlata alla seduta sul tema idrico non ha potuto avere inizio per mancanza del numero legale. I consiglieri di opposizione presenti insieme a soli due consiglieri di maggioranza, Salvatore Daidone e Francesco Briale, in assenza degli altri 13 e con la “fuga” del vice presidente Andrea Genco, non hanno raggiunto il numero legale utile per l’apertura dei lavori” affermano i consiglieri di opposizione, primo fra tutti Maurizio Miceli.

Tutto ciò per gli esponenti di minoranza, denota una mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza che “… anche oggi subisce disservizi idrici a causa di chi oltre a latitare in aula non risolve le problematiche cittadine. Rimaniamo basiti dallo scarso senso delle istituzioni di sindaco, giunta e consiglieri, specialmente di quelli più giovani Emanuele Barbara, il fuggiasco Andrea Genco e Angela Grignano. Trapani è in cammino verso l’uscita che risulta più comoda del confronto utile alla analisi e alla risoluzione delle criticità in cui si versa. La crisi non è solo idrica ma politica interna alla maggioranza: l’unico dato positivo di questa giornata è il riscontro di due teste pensanti all’interno della maggioranza tranchidiana, Daidone e Briale, cui va il nostro rispetto”.

redazione

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