Sabato 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, la comunità ericina si riunirà per la celebrazione eucaristica nella Chiesa di San Pietro alle ore 18. Alle ore 19 a cura della restauratrice Elena Vetere, verrà presentato il restauro della pala della Santa Famiglia e dei Santi Francescani. La pala, opera di Carmelo Peraino, sacerdote ed artista ericino insegnante di disegno all’Accademia di Palermo dalla fine del Settecento, fu realizzata nel 1837 per essere collocata nel primo altare a destra della chiesa di S. Pietro, annessa al monastero delle clarisse.
“La chiesa, riedificata a pianta ellittica da Giovan Biagio Amico a metà del secolo XVIII, già nei primi dell’Ottocento ritornava ad essere oggetto di lavori di aggiornamento al nuovo gusto neoclassico, tra i quali era compreso l’inserimento di questa grande pala d’altare – spiega il parroco di Erice don Piero Messana – Per far posto a questa nuova opera si procedette a eliminare con scalpello tutte le parti aggettanti dell’altorilievo settecentesco in stucco raffigurante S. Francesco stimmatizzato, a cui l’altare era intitolato. Lo schema compositivo della pala presenta una studiata impostazione piramidale con alla base i santi francescani Francesco, Antonio da Padova, Chiara e Veronica Giuliani ai piedi della S. Famiglia che occupa la parte centrale della campitura. La Vergine è rappresentata nell’atto di affidare il Bambin Gesù ai Santi Francescani che lo accolgono nelle loro mani mentre, insieme al suo sposo Giuseppe, contempla il Padre Eterno e lo Spirito Santo. Il volto estatico dei santi è illuminato dall’alto di luce soprannaturale. L’intonazione classicista dell’opera con accesi colori che vivacizzano il dipinto, i cui personaggi sono rappresentati secondo i modi ormai imperante nella prima metà del secolo XIX, restituiscono il clima culturale dell’ambiente artistico palermitano che, oltre all’insegnamento di Velasco, riconduce all’influenza della pittura di Riolo, genero e successore di Velasco e a quella di Patania. L’estetizzante impostazione oleografia della pala è di notevole effetto scenografico – aggiunge -. I lavori di restauro eseguiti sono stati quelli relativi alla rifoderatura e intelaiatura; al consolidamento, pulitura della pellicola pittorica e alla verniciatura finale“.
I lavori a cura della Partenope Restauri sono stati finanziati con fondi della cooperativa Fe.ar.t. Fede, arte, turismo che si occupa dell’accoglienza nelle chiese ericine e reinveste nel recupero dei beni culturali ed ecclesiastici di Erice nell’ambito del progetto “Erice la Montagna del Signore” che in questi anni ha provveduto al recupero e alla riapertura di numerosi beni ecclesiastici della vetta.