Il rischio concreto che si corre è quello che il capannone ex Grigoli di via Mare a Campobello di Mazara potrebbe diventare un nuovo ex cementificio con una presenza massiccia di migranti che vivono lì dentro senza condizioni minime di igiene e dediti anche ad attività illecite. Ecco perché il sindaco di Campobello di Mazara ha firmato un’ordinanza sindacale che ne ordina lo sgombero. L’ultimatum è indicato alla data del 2 aprile e della questione sono stati interessati la prefettura di Trapani e le Forze dell’ordine, compresa la Polizia municipale.
L’immobile confiscato all’ex imprenditore castelvetranese finito coinvolto in procedimenti giudiziari è ora stato acquisito al patrimonio del Comune, dopo che l’Agenzia nazionale dei beni confiscati l’ha ceduto. Già ai tempi della confisca era incompleto: c’è il tetto e le pareti (con pannelli di cemento prefabbricati) ma mancano gli infissi.
Tutt’intorno c’è vegetazione che ostacola la vista da chi passa o da via Mare o sul prolungamento di via Roma. All’interno ci sono decine di migranti senza fissa dimora. Ma c’è di più:
«Da diverse interlocuzioni col comandante della locale stazione dei carabinieri è emerso che il capannone e le sue immediate vicinanze sono frequentati da soggetti dediti ad attività criminali come, ad esempio, lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il luogo, a tarda sera, si anima ulteriormente poiché frequentato da un numero di soggetti che si aggira intorno alle 25/30 unità», scrive il sindaco Giuseppe Castiglione nell’ordinanza.
Il Comune, dal canto suo, ha già provveduto ad affidare i lavori per la messa in sicurezza dell’immobile.