Oggi, presso la Commissione UE, si è tenuta un’importante audizione riguardante i lavori di urbanizzazione e delle opere fognarie di Villa Rosina, quartiere della città di Trapani. In commissione erano presenti il Sindaco del Comune di Trapani Giacomo Tranchida, il Presidente dell’Associazione “Insieme per Villa Rosina”, e dirigenti generali del Dipartimento Programmazione e del Dipartimento acqua e rifiuti. Durante l’incontro, è stata ribadita la volontà di coordinare gli sforzi per risolvere le gravi carenze infrastrutturali e igienico-sanitarie che affliggono il quartiere. Gli occhi della politica trapanese, da destra a sinistra, sono tutti puntati su Villa Rosina.
“Ho rassicurato sulla ferma volontà del Governo regionale e dell’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò di dare priorità al progetto di rigenerazione urbana della zona. Abbiamo discusso di unire i due stralci funzionali presentati dal Comune di Trapani con un investimento complessivo stimato intorno ai 14.500.000 euro che preveda l’impiego del Fondo di Sviluppo e Coesione dell’UE per ottimizzare e garantire una soluzione definitiva ai problemi di Villa Rosina. Mi assumo l’impegno di sostenere questa iniziativa all’interno del Governo regionale e di monitorare attentamente l’iter burocratico per garantire che i fondi FSC vengano impiegati per restituire dignità a una comunità residenziale che è stata trascurata per troppo tempo” ha dichiarato Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia.
«Per i lavori di urbanizzazione e delle opere fognarie di Villa Rosina chiediamo che il Governo preveda l’impiego del Fondo di Sviluppo e Coesione dell’UE. Un orientamento sul quale si rincorrono le voci di corridoio e che appare tutt’altro che consolidato. Per altro non abbiamo ancora la parola definitiva da parte dell’assessorato alle Infrastrutture, oggi assente. È necessario capire se per Villa Rosina sarà previsto un bando, un avviso, di rigenerazione urbana, nell’ambito della generale programmazione FSC o se, come abbiamo richiesto, sugli stessi fondi, possa essere previsto un accantonamento per l’importo totale dei 14 milioni di euro necessari al completamento di tutte le opere di urbanizzazione del quartiere». Così la deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, vice presidente della Commissione “Esame delle attività dell’Unione Europea” ha sintetizzato i lavori dell’audizione.
«L’assenza dell’assessorato alle Infrastrutture, il primo e diretto interlocutore per l’impiego dei fondi FSC, e per il completamento dell’urbanizzazione di Villa Rosina – commenta Ciminnisi –, è un grave vulnus per tutta la commissione e una mancanza di rispetto per tutti gli abitanti del quartiere trapanese che attendono segnali di chiarezza sulla soluzione di problemi che li affliggono da decenni». «Già nelle prossime ore – conclude Ciminnisi – presenterò una risoluzione che impegna il Governo a prevedere il completamento delle opere di urbanizzazione di Villa Rosina attraverso la programmazione 2021/2027 FSC e che insieme predisponga idonei strumenti che consentano l’accantonamento e la destinazione dell’intera somma necessaria al progetto che sarà presentato dal Comune di Trapani. Sono certa che tutti i colleghi della deputazione trapanese vorranno sostenere questa iniziativa, in linea con l’impegno che a Villa Rosina abbiamo assunto davanti ai cittadini e coerente alle loro legittime aspettative di un intervento risolutivo per il quartiere». Oggi innanzi la Commissione UE, erano presenti il Comune di Trapani, il Presidente dell’Associazione “Insieme per Villa Rosina”, e i dirigenti generali del Dipartimento Programmazione e del Dipartimento acqua e rifiuti.
“Il governo di centrodestra non ha ancora mantenuto l’impegno preso con i quasi 7000 abitanti di Villa Rosina nel maggio scorso. Aspettiamo ancora infatti che i due progetti per l’urbanizzazione del quartiere trapanese, per un totale di circa di quasi 15 milioni di euro, vengano finanziati”. Così il deputato del PD, Dario Safina, presente stamattina in Commissione Unione Europea all’Ars.
“Da quanto appreso da un’interlocuzione con gli uffici preposti – continua Safina – questi due progetti di rigenerazione urbana non sono inseriti tra quelli che verranno proposti al ministro Fitto come finanziabili all’interno dei Fondi di sviluppo e coesione, ma dovranno partecipare a un bando da circa 100 milioni di euro specifico sull’argomento. Dunque, ad oggi, nessuna certezza del finanziamento”. “Il Comune di Trapani però – ha proseguito ancora il deputato trapanese – ha tutte le carte in regola per ottenere il finanziamento di queste opere alla luce della modifica della legge sugli Appalti. La nuova normativa prevede infatti che entrambi i progetti possano essere appaltati col sistema dell’appalto integrato. Per accedere ai fondi, dunque, non è più necessario avere già un progetto esecutivo ma è sufficiente un progetto preliminare aggiornato a quelli che sono i parametri della nuova legge sugli appalti. E il Comune di Trapani questi dati li ha”, ha concluso Safina.