Carissimi amici buona domenica a tutti e buona Pasqua di risurrezione a ciascuno di voi: la gioia di questo nuovo giorno, “il primo dopo il sabato”, in cui Cristo trionfa vittorioso dalla morte e dal sepolcro, raggiunga il cuore, ferito ed affannato, di ogni uomo sulla terra; ci liberi dalla nostra rassegnazione e dalle nostre lentezze e sproni tutti a riconoscerlo nostro Compagno nel cammino faticoso, e spesso incerto e doloroso, della vita. Una vita, la nostra stessa vita, che tante volte non riusciamo a capire, ad accettare, a migliorare! Facciamo esperienza, quasi quotidianamente, di giorni amari, segnati ancor più dalla cronaca e dalla guerra! Abbiamo bisogno di pace, di una pace stabile e duratura, in ogni contesto di vita: innanzitutto nelle famiglie, per poi espandersi, come buon profumo, nella società e nel mondo.
Il dono supremo e perenne che Gesù fa di se stesso, della Sua vita, “chicco di grano” che si consuma negli abissi della terra, obbediente al Padre fino alla morte di Croce – di cui si sente fortemente amato -, produce, ieri come oggi, il frutto buono di una umanità nuova lavata dal Sangue e dall’Acqua sgorgata dal Suo costato trafitto dalla lancia.
Abbiamo bisogno ancora oggi, carissimi amici, di Gesù risorto, dono ineffabile di amore e definitiva rivelazione del Padre, per capire in pienezza la nostra vita, per riscoprire il senso di ciò che ogni giorno accade attorno a noi e lontano da noi, per vincere tutte le nostre paure e le nostre chiusure, per affrontare con perseveranza la battaglia dell’indifferenza e dello scoraggiamento, per sconfiggere il buio che attanaglia e soffoca la fraternità universale, per lottare contro il male che sfigura ogni giorno la nostra società.
“… come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”: ci ricorda l’apostolo Paolo. Abbiamo tutti bisogno di una vita nuova che si realizza pienamente se siamo uniti a Cristo, nostra salvezza.
La Pasqua di Gesù è la perenne novità di Dio per tutta l’umanità; la Pasqua di Gesù è fonte di speranza e di futuro; la Pasqua di Gesù è la vera medicina alla riconciliazione dei popoli; la Pasqua di Gesù “ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!”.
Nella prima lettura della Veglia di questa Notte Santa, un testo del libro della Genesi, abbiamo ascoltato il racconto della creazione: tutto è opera di Dio, della Sua sapienza e della Sua bontà; tutto ci parla di Lui, la Sua Parola forma e dà vita; tutto è affidato da Dio all’uomo perché possa custodirlo e non deturparlo o distruggerlo. Aiutiamoci amici tutti, con dedizione ed attenzione, a prenderci cura gli uni degli altri, ed, insieme, amiamo questo mondo, nostra casa comune, impegnandoci ad essere costruttori e custodi della vera Pace. Cristo, con la Sua morte e risurrezione, ricrea l’umanità e ci riporta all’originaria amicizia con Dio nel Paradiso terrestre: “Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo, e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica… Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!”.
La gioia e la pace sono i doni del Signore Risorto alla comunità dei discepoli: siano oggi i doni che ci scambiamo vicendevolmente come augurio pasquale per continuare a rendere credibile la nostra fede.
Buona risurrezione a tutti.
Don Antonino Favata
Cappellano del Presidio Ospedaliero “Abele Ajello”