Congresso straordinario o commissariamento? Dopo le dimissioni del gruppo dirigente che hanno portato all’archiviazione dell’esperienza da segretario di Paolo Pace, le vicende del Pd marsalese saranno adesso al vaglio dei dirigenti trapanesi e regionali del partito, che nelle prossime settimane dovranno prendere una decisione. “La questione verrà affrontata nella maniera più chiara e trasparente possibile, tenendo conto che Marsala è la quinta città della Sicilia – spiega la presidente dell’assemblea provinciale del Pd, Valentina Villabuona -. Toccherà al segretario provinciale e a quello regionale trovare la soluzione più idonea”.
Ci sono le condizioni per un congresso straordinario che elegga in tempi brevi la nuova guida del partito a Marsala?
Solo la segreteria regionale può decidere una cosa del genere. Vero è che Marsala non è interessata da amministrative, ma ci sono le europee dietro l’angolo. Ogni congresso prevede un tesseramento, la certificazione degli iscritti… Solo la segreteria regionale può prendere una decisione del genere, tenendo conto che si tratta di una valutazione molto delicata da fare. Ad ogni modo, una determinazione arriverà, anche a stretto giro.
Ritiene più probabile una gestione commissariale nel breve periodo?
Anche lì si tratta di una competenza regionale, che ha dei passaggi specifici. Deciso l’iter, si avvierà un percorso.
Vi aspettavate un’accelerazione così improvvisa?
Io ho visto un circolo operoso, che ha manifestato una certa vivacità. Per cui, da un certo punto di vista, direi di no. Tuttavia, se sono arrivati a questo punto ci dev’essere stato un corto circuito.
Questa vicenda può avere effetti sulla campagna elettorale per le Europee?
Storicamente, il voto sulle Europee è uno dei voti più politici. Al di là delle dinamiche che si sono verificate, credo che si procederà nella stessa direzione e con lo stesso entusiasmo. Non credo ci saranno contraccolpi, ho fiducia nel gruppo di Marsala.
E’ immaginabile una candidatura trapanese alle Europee?
La partita che ci stiamo giocando è talmente importante da superare qualsiasi campanilismo. Se ci sarà la necessità di una candidatura trapanese, ci faremo trovare preparati. Quel che conta è fare una lista quanto più forte possibile, perchè nessuno di noi vuole vedere un’Europa che si sposta ancora più a destra. Dobbiamo costruire una lista forte e identitaria, che consenta anche a chi sta fuori dal Pd di sentirsi rappresentato.