Avevamo pubblicato la nota di “Libertà per Petrosino, il gruppo di minoranza che siede in Consiglio comunale.
Tra le altre prese di posizione sui problemi della città, l’opposizione sollevava la questione relativa all’aumento della indennità per gli amministratori e il sindaco. Quest’ultimo replica con una nota ufficiale.
Deliberato in giunta il 31 ottobre l’adeguamento delle indennità agli amministratori e il supporto economico della Regione Sicilia. Con la delibera il sindaco e i membri della giunta hanno rideterminato le indennità per il 2023 e 2024 sulla base di quanto stabilito dalla norma votata dal governo nazionale nel 2022.
L’adeguamento del compenso degli amministratori dei comuni è stato infatti determinato a livello nazionale e già applicato uniformemente da tutti i comuni italiani dallo scorso anno.
Faceva eccezione la sola Sicilia che ha recepito successivamente la norma e che con la legge regionale 25 maggio 2022, n. 13 ha coperto in larga parte l’adeguamento delle indennità sanando la situazione di disparità che si era determinata tra gli enti locali.
“Ci tengo a precisare che l’adeguamento delle indennità è stato votato a livello nazionale già nel 2022 – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi – La Sicilia ha recepito la norma successivamente e coperto una parte dell’aumento delle indennità con fondi regionali. La delibera votata dalla mia giunta si adegua, dunque, alla norma nazionale e usufruisce del supporto finanziario messo a disposizione dalla Regione Sicilia. Supporto che avremmo perso se non avessimo deliberato entro il 31 di ottobre, dovendo comunque adeguare le indennità, a quel punto, con le sole risorse a carico del bilancio comunale.
Quello che percepirà il sindaco di Petrosino e i membri della giunta è esattamente la stessa cifra che riceveranno gli amministratori di tutti gli altri comuni italiani.
L’aumento delle indennità, ricordo, riguarda tutti gli 8000 comuni italiani e non è deciso in modo arbitrario, ma calcolato sulla base di precisi criteri stabili dalla legge. Dispiace che per strumentalizzazioni politiche si dicano falsità fino addirittura a mettere in relazione cose che non hanno nessuna attinenza”.