Il Circolo del PD di Marsala interviene sugli 8 centesimi ai caregiver in 3 anni, ovvero le persone che assistono familiari con disabilità o con 104 invalidante al 100%, tema che abbiamo sollevato nei giorni scorsi.
“Apprendiamo e comprendiamo l’indignazione che l’assessora agli Affari Sociali e Famiglia di Marsala, nonché vice sindaca Valentina Piraino ha voluto manifestare nel recepire il finanziamento regionale destinato all’assistenza di persone disabili e non autosufficienti, la cui condizione è riconosciuta dalla Legge 104/1992. Praticamente declinato in 8 centesimi al giorno che non alleviano ma mortificano, ulteriormente, la condizione, già precaria, di questi nostri fratelli fragili. Peggio di un’elemosina, l’ha definita l’assessora. Apprezziamo l’onestà intellettuale di Valentina Piraino ma, sommessamente, le ricordiamo che fa parte di una filiera governativa regionale e nazionale che, scientemente, sta perseguendo una politica discriminante nei confronti dei soggetti fragili e più indifesi del nostro Paese”.
“Vogliamo parlare della Sanità? Dopo aver accantonato il Decreto Calderoli sull’autonomia differenziata, per un semplice calcolo elettorale in vista delle prossime elezioni europee, che vuole i cittadini del Centro-Sud diventare clienti dei grandi ospedali del Nord, il governo nazionale si appresta a dismettere la Sanità pubblica a favore di quella privata – affermano i dem lilybetani -. Pochi sanno che in Lombardia si sta diffondendo sempre più il pronto soccorso privato, con possibilità d’accesso rapido, dietro pagamento. E tutto questo perché non si investono risorse sul fronte della medicina d’emergenza- urgenza, il che genera una diminuzione chiara dei servizi garantiti a tutti i cittadini, senza discriminazione di portafoglio”.
Il PD di Marsala specifica che il mondo della Sanità fa un passo in più in direzione del sistema statunitense. Si è infatti scelto di generare un pronto soccorso A, rapido ed efficiente, e uno di serie B, caratterizzato da lunghe attese, caos, e rinvii: “Per poter accedere alla prima tipologia occorre pagare la somma di 149 euro. In men che non si dica si avrà un accesso garantito a visite mediche, trattamenti ed esami di vario genere. Addio prenotazioni e file. La quota pagata consente di ignorare la burocrazia, destinata ad altri. Per questo e per tanto altro di nefasto, saremo, come Partito Democratico, in piazza a Roma l’11 novembre contro il governo di centrodestra. Una manifestazione per far convergere 1500 piazze in una sola per dimostrare che c’è un’ altra Italia che si batte per il lavoro e per non dismettere la Sanità pubblica”.