Il Tribunale di Trapani ha condannato solo a 6 mesi di reclusione l’uomo che fu accusato di violentare una donna ucraina in una panchina delle Mura di Tramontana ma per porto abusivo di armi, un coltello.
Sparita l’accusa di violenza sessuale per cui è stato assolto. Il pubblico ministero, invece, aveva chiesto per l’imputato una condanna a sei anni e sei mesi.
Il proscioglimento dall’accusa di lesioni è avvenuto per un vizio di forma. È stata ritenuta processualmente insufficiente la querela in atti della vittima, raccolta dalla polizia. Dopo la lettura della sentenza, Anguzza è stato rimesso il libertà, perché è stata dichiarata anche l’inefficacia della misura cautelare.
I fatti contestati all’imputato si svolsero il 25 novembre del 2022 alle Mura di Tramontana, a Trapani. Qui, secondo l’accusa, Anguzza avrebbe violentato una donna ucraina di 44 anni fuggita dal suo Paese in guerra. Ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, collocate nella zona, il 37enne venne arrestato nella giornata del 26 novembre dagli agenti della Squadra mobile.
Naturalmente sarà una decisione che farà molto discutere soprattutto il mondo dei centri antiviolenza che tanto si battono per tutelare le donne vittime di abusi.