PALERMO (ITALPRESS) – “Quando dicevo è ‘pieno di nevè a cosa mi riferivo se non alla neve di Piano Battaglia? Da cosa si deduce che parlavo d’altro? Peraltro ho pure casa lì, volevo capire se lì c’era effettivamente la neve”, e ugualmente quando dicevo “devo partire per cinque giorni. Posso dimostrare dal biglietto dell’aereo che sono stato fuori per cinque giorni. Mi sono sempre assunto le responsabilità di quello che faccio, però sostenere che io sia andato 30 volte a prendere cocaina in un mese… a parte che non avrei neanche il tempo per farlo, ma già mi avrebbero seppellito”. Lo dice all’Italpress l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, in merito alle indagine che ha portato all’arresto di Mario Di Ferro, lo chef palermitano accusato di aver ceduto cocaina, tra gli altri, proprio all’ex coordinatore di Forza Italia in Sicilia che non risulta indagato. “Io andavo ogni giorno lì per mangiare – ha aggiunto -, e quando dicevo manco cinque giorni, siccome mi tenevano sempre un tavolo, stavo semplicemente comunicando che per cinque giorni non ci sarei stato. Una cosa di una normalità assoluta. Potevo mai andare ogni giorno a comprare la droga? Ho 70 anni… Sono tutte esagerazioni che mi fanno pensare a una voglia di sputtanamento su una cosa che non è neanche un reato”, ha concluso.
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