Categorie: AperturaApertura homeMarsalaServiziSindacati

Marsala, Uil: “A rischio il servizio mensa nel prossimo anno scolastico”

“Il perdurare di numerose incertezze intorno al nuovo bando per la refezione scolastica del comune di Marsala non può che preoccuparci. Da un lato, infatti, temiamo che il servizio non parta in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico, dall’altro temiamo conseguenze sugli utenti e sui lavoratori impegnati nel servizio stesso”. Ad affermarlo è Giuseppe Tumbarello della Uil di Marsala, a seguito di una riunione con i lavoratori attualmente impegnati nel servizio di refezione. 

Già negli scorsi mesi i lavoratori ed alcuni genitori di piccoli utenti avevano sollecitato l’Amministrazione comunale e Marsala Schola per conoscere la situazione, precaria, relativa alla scadenza della mensa scolastica, che si trova in scadenza e che attende il nuovo bando per l’aggiudicazione del servizio.

Il Presidente dell’Istituzione che si occupa, tra gli altri, anche della gestione della mensa nelle scuole lilybetane, ci aveva detto che l’appalto del servizio di refezione sarebbe terminato nel mese di maggio: “Stiamo valutando se è il caso di attuare una proroga degli attuali aggiudicatari o bandiere una nuova gara – afferma Sergio Bellafiore -. Comunque saranno necessarie alcune modifiche, sia che si adotti un aumento di costi per le famiglie, sia che venga rimodulato il numero dei lavoratori integrati”.

“Già lo scorso mese di marzo – afferma adesso il segretario comunale della Uil Giuseppe Tumbarello – avevamo chiesto all’Amministrazione comunale marsalese un incontro, ma in tal senso abbiamo solo notizie incerte, nessuna comunicazione ufficiale. All’amministrazione municipale guidata dal sindaco Grillo torniamo a chiedere di intervenire celermente per verificare come sia possibile che l’ente gestore del servizio mensa, ovvero Marsala Schola, lamenti mancanza di risorse tali da non riuscire a garantire l’erogazione del servizio per le prime classi delle scuole primarie per l’anno scolastico 2023/2024 e probabilmente anche per le classi che finora ne hanno usufruito. In particolare, sono due fattispecie, a suscitare preoccupazione, cioè che per far partire comunque il servizio da un lato si aumentino i costi a pasto per le famiglie, dall’altro venga diminuito il numero dei lavoratori impiegati con ovvia perdita di posti di lavoro. Facciamo appello – conclude Tumbarello -, ancora una volta, agli amministratori comunali affinché possano fugare formalmente ogni dubbio sulla vicenda”. 

La questione approdò anche in Consiglio comunale e aveva prodotto un accesissimo dibattito, perchè i consiglieri comunali avevano chiesto all’Amministrazione comunale la nota rimodulazione degli obiettivi del servizio pasti nelle scuole comunali. Ma la trattazione non ebbe seguito. 

redazione

Condividi