La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria ha pubblicato la circolare del 21 aprile 2023 intitolata “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024″. Il documento è stato elaborato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed è stato sottoposto al Coordinamento Interregionale della Prevenzione e al Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG).
Uno stimolo in più per combattere la malattia infettiva respiratoria che ogni anno si scaglia su milioni di persone senza alcuna distinzione. Esistono tre tipi di virus dell’influenza che possono infettare gli esseri umani: il virus di tipo A, il virus di tipo B e il virus di tipo C.
Di solito, il virus si trasmette attraverso l’aria quando una persona tossisce o starnutisce, ma ciò avviene principalmente a una distanza relativamente ravvicinata. Inoltre, l’influenza può spesso essere trasmessa toccando superfici contaminate dal virus e successivamente portando le mani alla bocca e agli occhi.
La circolare fornisce una descrizione dell’influenza, oltre a illustrare le misure di prevenzione, inclusi i metodi non farmacologici. Inoltre, vengono riportate le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali, le dosi raccomandate e le modalità di somministrazione. Infine, vengono elencate le attuali raccomandazioni per l’età e i gruppi di rischio specifici, insieme alle opzioni di vaccino antinfluenzale attualmente disponibili in Italia.
Quali sono i soggetti più deboli
La vaccinazione viene riconosciuta come la strategia più efficace per prevenire l’influenza. Questa malattia respiratoria può manifestarsi in forme di diversa gravità, con casi che possono richiedere il ricovero in ospedale e, in alcuni casi, portare alla morte. Alcuni gruppi di popolazione, come i bambini piccoli, le donne in gravidanza, le persone con patologie preesistenti e gli anziani, sono particolarmente a rischio di sviluppare gravi complicanze influenzali, come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni di salute già presenti.
Considerando la situazione epidemiologica relativa alla circolazione dei virus respiratori nella stagione 2022-2023, la Circolare raccomanda di iniziare le campagne di vaccinazione antinfluenzale già all’inizio di ottobre, se il vaccino è disponibile, e di offrire la vaccinazione ai soggetti idonei in qualsiasi momento durante la stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.
Gli ultimi dati sulle coperture vaccinali antinfluenzali
Secondo i dati aggiornati al 5 luglio 2022, le coperture vaccinali per la stagione 2021/2022 sono diminuite rispetto alla stagione precedente. In particolare, si è registrato un tasso di copertura del 20,5%, rispetto al 23,7% precedente.
Nella prima metà degli anni 2000, i dati di copertura del vaccino antinfluenzale negli anziani (over 65) mostravano un trend positivo. Tuttavia, a partire dalla stagione 2009/10, si è verificato un calo drastico, passando dal 65,6% di copertura al 48,6% registrato nella stagione 2014/2015.
A partire dalla stagione 2015/16, si è invece osservato un costante aumento della copertura vaccinale negli anziani, arrivando al 65,3% nella stagione 2021/2022. Tuttavia, va sottolineato che nella stagione più recente la copertura è diminuita di 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente, attestandosi al 58,1%.