Prezzi medi carburante, l’Antitrust è con i benzinai. Urso: “Disponibili a modifiche”

redazione

Prezzi medi carburante, l’Antitrust è con i benzinai. Urso: “Disponibili a modifiche”

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domenica 29 Gennaio 2023 - 08:24

Siamo disponibili, sulla base delle sollecitazioni che giungeranno in Parlamento, ad eventuali ulteriori modifiche migliorative sempre a garantire la trasparenza. Le associazioni dei gestori, dando un giudizio del percorso che il governo ha intrapreso, hanno sospeso lo sciopero in atto evitando disagi ai cittadini. Anche per questo, peraltro, il tavolo permanente che abbiamo insediato due settimane fa riprenderà l’8 febbraio con tre questioni importanti e significative che loro hanno posto per il riordino complessivo del settore”. Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso sulla vertenza benzinai.

Imporre ai benzinai di esporre il cartello che indica il prezzo medio regionale in città e quello nazionale in autostrada di benzina e diesel è un provvedimento inutile, che a tutto serve meno che ad evitare l’impennata del costo dei carburanti: parola dell’Antitrust e del suo presidente Roberto Rustichelli, che in occasione dell’audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera ha sottolineato come in certi casi questa misura possa essere ritenuta persino dannosa.

“Ritengo che non vi sia necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi, visto che appaiono incerti i benefici per i consumatori a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi – ha dichiarato –. I prezzi di benzina e diesel dipendono da ben altre variabili, che in parte sfuggono alla giurisdizione nazionale. L’indicazione del prezzo è utile al consumatore solo rispetto agli impianti situati a pochi chilometri di distanza, o in alternativa raggiungibili in un tempo di percorrenza limitato. Non solo: il cartello potrebbe persino risultare dannoso perchè può generare confusione nell’utente, con il rischio di ridurre la variabilità di prezzo in quanto potrebbe essere utilizzato dalle imprese per convergere automaticamente su un ‘prezzo focale’, fornire cioè un parametro chiaro da seguire per evitare una ‘guerra di sconti’ che andrebbe a beneficio ai consumatori”.

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