Abbiamo l’età per ricordare sia le stragi di mafia che gli arresti dei boss latitanti da decenni. Nitida abbiamo l’immagine di Totò Riina alla circonvallazione di Palermo e quella di Bernardo Provenzano in una casupola di campagna che finiscono in manette. Seguirono altri arresti e per fortuna pochi omicidi. Non esisteva più la mafia? Era stata sconfitta? Aveva cambiato strategia? Su tutto a poco a poco per l’opinione pubblica la mafia era diventata una foto rifatta di un superboss latitante.
Sembrava che la criminalità si identificasse in una specie di animale in estinzione. Cerca che ti cerca, infine lo hanno trovato. Ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare che Matteo Messina denaro è stato un criminale feroce. Era presente e decideva delle stragi che poi magari altri mettevano in esecuzione. D’accordo con fare saltare in aria autostrade e palazzi e sciogliere bambini nell’acido. Altro che photoshop, a cui dare un volto in carne ed ossa. Un criminale che adesso è stato assicurato alla giustizia. Fuori rimangono altri mafiosi e le forze dell’ordine li continueranno a cercare. E noi? Che possiamo fare? Non perdere occasione per ribadire in famiglia, nei posti di lavoro, tra gli amici che la mafia è cattiva e va combattuta.
Affermarlo nelle scuola dove il Padrino, quello del film, per alcune generazioni era diventato un eroe. Nei posti di lavoro dove per avere accesso non occorre rivolgersi al piccolo boss di quartiere (nel caso di Matteo Messina Denaro, Despar docet). Quando andiamo a votare. Dobbiamo pretendere a destra, a sinistra e a centro che i candidati siano puliti, lontani da ogni sospetto e che firmino un patto etico pubblico di rinuncia ai voti dei mafiosi. I comizi e gli interventi pre-elettorali di tutti (ma proprio di tutti) debbono aprirsi con slogan del tipo “Abbasso la Mafia”. E’ qualunquismo? Può darsi, ma servirà alle forze dell’ordine che vivono e lavorano in prima linea per non farli sentire soli.
Tra breve arriveranno i fondi del Pnrr, sono tanti e fanno gola alla criminalità organizzata. Siamo certi che le forze dell’ordine non abbasseranno la guarda. Ma ad “accoglierlo, il denaro dall’Europa non so se ci capite, sarebbe opportuno che ci fossero politici per bene che con la mafia non solo non ci parlano, ma la combattono con il loro comportamento e con le leggi adeguate che approntano. Intanto ai bambini e ai giovani cominciamo a dire, ognuno nel nostro piccolo che il signore malato che è stato arrestato (e che ha diritto ad essere curato, ci mancherebbe) è un assassino che ha ucciso e fatto ammazzare tante persone tra cui un bambino sciolto nell’acido. Vediamo se le nuove generazioni cresceranno odiando la mafia.