Caro bollette: si ripartirà dalle misure Draghi. Il 7 novembre tutti in Piazza a Palermo.

redazione

Caro bollette: si ripartirà dalle misure Draghi. Il 7 novembre tutti in Piazza a Palermo.

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giovedì 03 Novembre 2022 - 10:35

Caro bollette: si continua a monitorare gli aumenti in Italia. I primi interventi del Governo Meloni hanno riguardato la situazione Covid e il settore giustizia (sull’ergastolo ostativo e i rave party illegali), ma sicuramente ancora più urgente è sistemare la grave situazione del caro bollette.

Già si parla di una crescita frenata del +5% anzichè del +200%.

Continuano però ad arrivare bollette esorbitanti soprattutto per le attività commerciali, dalle 14mila delle piccole, fino alle 54mila delle più grandi.

Il prossimo decreto dovrebbe utilizzare circa 5-7 miliardi di euro, su un totale di 9-10 del governo Draghi, le entrate del 2022 infatti sono state maggiori di quanto stimato.

Si estenderanno intanto le misure che sono già in vigore. Gli interventi strutturali saranno lasciati alla legge di bilancio, da approvare entro il 31 dicembre. 

Si partirà dall’approvazione del Nadef, ovvero la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza che contiene le indicazioni sull’andamento dell’economia italiana e le previsioni di spesa per l’anno prossimo. Poi il ministro dell’Economia invierà al Parlamento la relazione che riassume le intenzioni del governo e le Camere dovranno approvarla.

Solo dopo si arriverà ad un decreto legge che intervenga sul caro bollette e sul prezzo dell’energia. Questo dl prolungherà le misure già previste dal governo Draghi e contenute nel decreto Aiuti ter, che il Parlamento sta esaminando. Ma già in campagna elettorale Giorgia Meloni di questo non aveva fatto mistero.

Nel frattempo i sindacati e le associazioni di categoria non si fermano: lunedì 7 novembre a Palermo a partire dalle ore 10 in Piazza Croci, si terrà la mobilitazione regionale contro il caro energia.

Per dire no al caro bollette che “ha ridotto in ginocchio le imprese, i lavoratori che rischiano anche di subire i contraccolpi delle crisi aziendali, le famiglie” affermano i vertici di Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia, Cidec, Confesercenti Sicilia, Claai Sicilia, Uiltucs Sicilia, Cgil Sicilia, Casartigiani Sicilia e Confagricoltura Sicilia che hanno indetto la manifestazione di protesta.

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