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Mauro Terranova (M5S): “Reddito di cittadinanza e bonus edilizio sono misure perfettibili, ma necessarie”

Quarantenne, avvocato, Mauro Terranova rappresenta il territorio di Alcamo nella lista presentata dal M5S per il rinnovo dell’Ars.

Lei viene dal mondo delle professioni. Come nasce la sua candidatura?

Io sono un avvocato e, per mia formazione, sono sempre stato sensibile al tema dei diritti. Il mio impegno nel territorio è stato sempre votato all’associazionismo a cui ho sempre dato un significato anche “politico”, quale partecipazione attiva in favore della collettività. Ho sostenuto, sempre in prima persona, negli anni l’azione del Movimento 5 Stelle nel territorio di Alcamo che ha portato alla candidatura e successiva elezione, nel 2016, del sindaco Surdi recentemente confermato al primo turno. La mia candidatura è il frutto di un percorso condiviso con tutto il gruppo politico provinciale del Movimento 5 Stelle che, con molta maturità, è riuscito in modo compatto ad esprimere cinque nomi espressione di tutto il territorio.

Come valuta la rottura tra il M5S e il campo progressista alla Regione?

La questione ha ovvi profili di complessità. E’ evidente che la rottura regionale sia collegata agli eventi nazionali. Sarebbe stato davvero illogico che a Palermo si seguisse un linea politica diversa da Roma. La coerenza in politica ha un valore, almeno per il Movimento 5 Stelle. Nel merito credo che, comunque, il percorso verso un campo progressista vada perseguito non in modo estemporaneo e a soli fini elettoralistici, ma sulla base di idee condivise che si traducano in programmi politici di ampio respiro. Ad Alcamo, oggi, io rappresento l’unico candidato del campo progressista; gli altri candidati alcamesi, infatti, sono tutti collocabili nel centro destra.

Nel 2012 e nel 2017 il M5S ha eletto due candidati nel trapanese che adesso hanno fatto altre scelte. Cosa ne pensa?

Rispetto la libertà di ciascuno. Credo, però, che ogni scelta vada fatta con coerenza e condivisa con il territorio di cui si è espressione. Chi intraprende un percorso politico, a mio avviso, deve avere sempre chiaro che il potere che esprime è delegato dal corpo elettorale; perdere questa direttrice significa staccarsi dai territori. I nostri ex rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che hanno deciso di intraprendere altre strade politiche, invero, hanno ritenuto di non condividere le ragioni delle loro scelte con i territori di cui sono espressione. Ad Alcamo il gruppo politico è rimasto coerentemente coeso e legato al Movimento 5 Stelle di cui la Giunta Surdi è espressione, un Movimento rinnovato grazie all’impulso impresso dal Presidente Giuseppe Conte a cui va un plauso per l’immenso lavoro che sta portando avanti su tutto il territorio nazionale.

Reddito di cittadinanza e bonus edilizio sono due battaglie su cui il M5S ha molto puntato in questi anni. Nella prossima legislatura potrebbero subire uno stop, che ne pensa?

Il reddito di cittadinanza e l’efficientamento energetico, di cui è espressione il bonus edilizio, sono importanti risultati dell’azione politica portata avanti in questi anni dal Movimento 5 Stelle. Sono due misure indubbiamente perfettibili ma necessarie alle sfide epocali che ci troviamo ad affrontare in questo periodo storico, primi tra tutti la lotta contro l’impoverimento sociale ed economico e la crisi ambientale. Il Movimento 5 Stelle con alla guida il Presidente Conte ha dato una linea chiara: pensare alle future generazioni. Il bonus edilizio, con tutte le sue criticità, rappresenta una sfida di sostenibilità energetica ed ambientale i cui frutti, sotto tale profilo, saranno valutabili proprio in un arco temporale più ampio. La questione del reddito di cittadinanza è, a mio avviso, ancora più stringente. La sua funzione è stata quella di dare una risposta tangibile alle classi economiche più disagiate che grazie a questo strumento hanno potuto affrontare la gravosissima crisi in cui versa la nazione tutta. Il fatto che le misure siano perfettibili non ne esclude il loro indubbio valore ed il Movimento 5 Stelle è l’unica forza che da rilievo a queste tematiche.

La questione morale è un altro tema ricorrente nelle campagne elettorali del M5S, che non a caso candida al Senato Roberto Scarpinato. Ritiene che la lotta alla mafia sia ancora una priorità per i cittadini siciliani?

La lotta alla mafia rappresenta per me e per tutto il Movimento 5 Stelle una priorità assoluta. La crescita economica e sociale della nostra terra passa soprattutto da un cambiamento culturale. Il percorso volto alla sconfitta del fenomeno mafioso, a mio avviso, è stato ormai inesorabilmente avviato grazie al contributo, anche estremo, di uomini e donne dello Stato e della società civile. Il mio pensiero e la mia profonda gratitudine va ai tanti eroi, i cui simboli sono i giudici Falcone e Borsellino, che hanno pagato un prezzo altissimo per la nostra libertà. Il dottore Scarpinato è un altro uomo dello Stato a cui tutti noi dovremmo essere grati e la cui presenza quale candidato nel Movimento 5 Stelle mi onora. Il percorso avviato deve però essere portato alla sua estrema conclusione: estirpare la mafia dai nostri territori. Ciò è compito anche e soprattutto di una classe politica seria, onesta e competente.

Quali saranno i temi su cui concentrerà maggiormente la sua azione in caso di elezione all’Ars?

Per ragioni professionali e personali ho avuto modo di approfondire vari ambiti di competenza regionale, quali l’ambiente, la pianificazione territoriale, la salute ma anche l’ambito culturale. Credo che la concreta scelta dovrà essere il frutto di approfondita valutazione del gruppo che si troverà a rappresentare il Movimento 5 Stelle nella istituzioni regionali.

Vincenzo Figlioli

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