Piero Angela, il conduttore e divulgatore scientifico si è spento nella notte tra il 12 e il 13 agosto, all’età di 93 anni. Nato a Torino il 22 dicembre 1928, aveva da poco celebrato i suoi 70 anni in Rai.
Con i suoi programmi ha portato la cultura, tramite il piccolo schermo, nelle case di milioni di italiani, legando il proprio nome alla Rai fino a diventare uno dei volti più autorevoli e apprezzati del servizio pubblico.
Dopo gli esordi come conduttore del telegiornale e inviato (anche in zone di guerra) all’inizio degli anni ’80 avviò il progetto Quark, incentrato sulla divulgazione scientifica e poi diventato Superquark nel ’97, con una progressiva diversificazione dei contenuti che ha portato a toccare vari ambiti culturali. Del resto, Piero Angela era anche stato un musicista di talento, con una formazione jazz che lo portò anche a realizzare un disco in cui suonava il pianoforte. Il figlio, Alberto, ha seguito le sue orme, collaborando in molte trasmissioni per poi proseguire con nuovi progetti di analogo gradimento. È stato proprio lui a darne l’annuncio con una semplice frase: “Buon viaggio papà”, cui è seguita la pubblicazione delle sue ultime riflessioni, un sobrio congedo con un ideale passaggio del testimone alle nuove generazioni: “Carissimi tutti, credo di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio“.