Il via libera alla vaccinazione con la quarta dose per gli over 60 arriverà lunedì 11 luglio 2022. Probabilmente già dal giorno dopo chi vuole potrà rivolgersi al medico di famiglia oppure alla Asl per ricevere la somministrazione.
Ieri mattina, venerdi 8 giugno, Ema, l’agenzia europea del farmaco, ed Ecdc, cioè il Centro per il controllo delle malattie, stavano preparando la presa di posizione ufficiale che aprirà all’allargamento delle fasce di età coinvolte nella quarta dose. Verrà resa pubblica dopodomani. Subito dopo, il ministero alla Salute si adeguerà con una circolare e già martedì chi lo vorrà potrà vaccinarsi. La linea delle agenzie europee partirà dal presupposto che si è visto un aumento delle ospedalizzazioni in alcuni Paesi europei già investiti da Omicron 5. E che ce ne sono altri dove l’ondata non è ancora iniziata, quindi fanno bene a proteggere i fragili.
Fatta la regola, ci sarà poi da vedere in quanti si presenteranno per la quarta dose.
Con gli over 80 e i super fragili la campagna è andata male. Solo il 21% degli anziani e il 45% degli immunocompromessi ha richiesto e ottenuto la somministrazione. E anche se il virus ha iniziato a provocare decine e decine di migliaia di casi ogni giorno, con punte di 100mila negli ultimi tre, i dati non sono molto cambiati. Negli ultimi 10 giorni circa 59mila over 80 hanno ricevuto il secondo booster, contro i 52 mila dei 10 giorni precedenti. I due numeri, molto simili, dimostrano come anche i più a rischio non siano particolarmente spaventati dall’ondata attuale.
In Italia ci sono 13,5 milioni di persone tra i 60 e i 79 anni. Probabilmente, come detto, non saranno tante quelle che vorranno fare la quarta dose e nelle Regioni si pensa che basteranno i medici di famiglia per effettuare le somministrazioni. Comunque, quasi dappertutto, le Asl hanno attivi anche i centri vaccinali e qualcuno ha ancora aperti gli hub. Per quanto riguarda la disponibilità di vaccini, non ci sono problemi, visto che le scorte sono ricche e visto che in autunno arriveranno quelli bivalenti e i “vecchi” prodotti basati sul virus Wuhan diventeranno inutili, o quasi