Aldo Caradonna è il nuovo presidente del Consiglio comunale di Petrosino. Com’era prevedibile, la maggioranza ha scelto il candidato più votato della lista Alternativa-Insieme per Petrosino, che dunque guiderà il massimo consesso cittadino per i prossimi cinque anni.

In seguito all’elezione di Caradonna, il capogruppo Antonio Salmeri ha preso la parola annunciando la disponibilità da parte della maggioranza a votare un vicepresidente proveniente dagli scranni della minoranza, invitando – tuttavia – i colleghi di Libertà per Petrosino a convergere anche loro sul candidato che aveva ricevuto il maggior numero di voti (nel caso specifico, Laura Sanguedolce). Al contempo, Salmeri ha evidenziato l’indisponibilità della maggioranza a votare Marcella Pellegrino alla vicepresidenza.

A seguire, è intervenuto il consigliere Giovanni Impiccichè, che ha sottolineato come – per il suo gruppo – la candidata più votata resta comunque Marcella Pellegrino, tenuto conto che non è stata eletta alla carica di sindaco soltanto per 16 voti. La stessa Pellegrino ha poi preso la parola, ribadendo di non appartenere a nessun partito o movimento politico, ma solo alla lista Libertà per Petrosino, di cui sarà capogruppo. E proprio a nome del gruppo ha declinato l’offerta della maggioranza per la vicepresidenza. Dopo una breve pausa, i consiglieri hanno espresso il proprio voto. La maggioranza ha dunque deciso di convergere su Francesca Marino, eletta vicepresidente con 7 voti a favore, mentre la minoranza ha votato scheda bianca. “Svolgerò il mio ruolo con onestà e amore per Petrosino”, ha detto subito dopo l’elezione la vicepresidente. A seguire, le prime schermaglie dialettiche tra Impiccichè e Pellegrino da un lato e Salmeri dall’altro, a proposito dei contatti che ci sono stati in questi giorni tra maggioranza e minoranza in vista dell’elezione delle due principali cariche consiliari.

Il primo cittadino Giacomo Anastasi ha poi preso la parola, ringraziando i cittadini di Petrosino che si sono recati alle urne il 12 giugno, svolgendo il proprio dovere civico. “Sono orgoglioso che la percentuale dei votanti nella nostra cittadina sia stata una delle più alte nell’ultima tornata elettorale”. Poi Anastasi si è congratulato con il presidente e la vicepresidente del nuovo Consiglio comunale. “Io sono e sarò nei prossimi anni, fino alla conclusione del mio mandato, il sindaco di tutti i petrosileni. Questa affermazione acquista ancora più valore alla luce della tensione e dei dissidi che ci sono stati negli ultimi anni. La nostra è una proposta che deve legare, unire”. Anastasi ha poi sottolineato che “sarebbe sciocco non riconoscere che la comunità si è divisa quasi in maniera paritaria” e questo comporta “una responsabilità in più”. Poi sulle scintille sulla vicepresidenza ha sottolineato: “Legittimo che la nostra proposta sia stata rifiutata, ma si tratta comunque di qualcosa di inedito nella storia di Petrosino, a conferma dei segnali che intendiamo dare”. Anastasi ha poi auspicato che l’aula consiliare riacquisti centralità (“Entreremo qui in punta di piedi, nel massimo rispetto della maggioranza e della minoranza”), ribadendo che la situazione amministrativa del Comune di Petrosino “è complessa”, per cui serve abbandonare la politica del “con me o contro di me” senza tuttavia andare verso il “volemose bene”. “La cifra della mia sindacatura sarà quella del confronto, nella legittimità delle posizioni di tutti”, ha aggiunto Anastasi, invitando la minoranza alla collaborazione costruttiva.

In apertura di seduta, come da prassi, ci sono state le tradizionali operazioni di insediamento, con il giuramento dei consiglieri neoeletti.