Rischia di generare una sorta di “guerra” scolastica la decisione comunicata dal Commissario Straordinario dell’ex Provincia Raimondo Cerami al sindaco di Marsala. Il Commissario in pratica, dopo circa 18 mesi in cui era stato investito della questione, ha fornito al Comune lilybetano i risultati della verifica di vulnerabilità sismica dell’immobile dell’ex Tribunale dove l’Amministrazione comunale avrebbe voluto trasferire il Commerciale “Garibaldi”.
In sintesi, il Libero Consorzio non ha i soldi per adeguare l’ex Palazzo di Giustizia alla funzione di ospite di classi scolastiche. Così tramonta l’idea, osteggiata dalla precedente Amministrazione e voluta dall’attuale con il supporto del Consiglio comunale. Ma il Commerciale, e qui si rischia davvero di vederne delle belle in vista del prossimo anno scolastico, non rimarrà in via Trapani.
Nella stessa nota, il Commissario Cerami fa sapere a Grillo che l’Itet sarà spostato presso i locali che attualmente ospitano la Facoltà di Enologia in via Dante Alighieri. Inoltre, da Trapani, chiedono a Massimo Grillo di trovare un altro immobile che ospiti gli studi dei futuri dottori in Enologia. E dire – e le nostre testate se ne sono abbondantemente occupate – che i locali che ospitano l’Università erano stati richiesti dal limitrofo Istituto “Abele Damiani” che, come abbiamo testimoniato raccontando le proteste degli studenti, sta crollando letteralmente a pezzi.
L’Istituto, oltre ad avere una funzione sociale nuova, arrivata agli albori della cronaca negli ultimi anni ospitando l’Alberghiero, ha una storia che l’anno prossimo toccherà i 150 anni: oggi nella sede di via Trapani c’è quello che è stato un fiore all’occhiello per la cultura enologica, l’istituto Agrario, che non a caso è intitolato al più illustre dei garibaldini marsalesi: Abele Damiani.
“Forse – ci ha detto il preside Domenico Pocorobba – hanno deciso nell’imminenza del 150° anniversario che ricadrà l’anno prossimo, di far chiudere i corsi scolastici. Ho appreso a mezzo stampa dell’intenzione del Commissario Cerami di trasferire l’Itet presso la Facoltà di Enologia, visto che alle ripetute nostre richieste ufficiali dall’ente provinciale non sono arrivate risposte. Abbiamo richiesto più volte una nostra presenza all’interno dell’edificio universitario visto che dall’inizio dell’anno 16 delle nostre aule, oltre la palestra e l’aula magna, sono inagibili. Non giungendo risposte, durante l’anno scolastico ci siamo attrezzati utilizzando come classi, locali di fortuna come laboratori e tre stanze del nostro Convitto che dovrebbe essere un dormitorio per gli studenti”.
Il preside ci ha anche detto che sta attivando tutti gli organi di democrazia scolastica per mettere in atto una forma di protesta contro la decisione presa a Trapani. “Ho già parlato con il Presidente del Consiglio d’Istituto ed abbiamo concordato di convocare immediatamente l’organismo; inoltre – afferma Pocorobba – convocherò il Collegio dei Docenti. Già nelle scorse ore sono stato contattato dalle RSU sindacali per capire tutti assieme, come componenti dell’Istituto, quali passi intraprendere”.
Mi chiedo quale perverso ragionamento ci sia dietro le decisioni della ex provincia e del commissario. Per quasi 1 anno il damiani ha chiesto di utilizzare i locali dell’università, tra l’altro all’interno del recinto dell’agrario, ed è stato sempre negato l’utilizzo di questi locali, adesso il commissario si dice disponibile a concedere le aule dell’università al commerciale. Ha il coraggio il commissario di spiegare i motivi di queste scelte astruse?