Segesta: il restauro dell’orologio della Matrice tra i vincitori del premio Borghi dei Tesori

redazione

Segesta: il restauro dell’orologio della Matrice tra i vincitori del premio Borghi dei Tesori

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martedì 05 Aprile 2022 - 11:37

Due progetti che, in maniera diversa, faranno rinascere tesori del territorio: il restauro dell’antico orologio e della campana della Matrice di Calatafimi Segesta e il recupero d’arte dei vecchi magazzini del porto di Portopalo di Capo Passero, sono i vincitori del primo premio Borghi dei Tesori, costruito con l’intento di promuovere progetti di rigenerazione urbana che coinvolgano le comunità.

Tutto è nato l’anno scorso quando una sessantina di comuni siciliani si sono uniti in un’unica Associazione Borghi dei Tesori, sotto l’egida delle Vie dei Tesori, e hanno fatto già nascere il primo festival dei borghi. Mentre si lavora alla seconda edizione della rassegna, è stato lanciato il riconoscimento a cui potevano concorrere i progetti dei comuni coinvolti (e anche di associazioni e enti che ricadevano sul loro territorio). Ne sono arrivati diciotto, in pochi mesi.

“Con questa iniziativa, due tesori potranno rinascere – dice Laura Anello, presidente dell’associazione Borghi dei Tesori – due luoghi che hanno un valore identitario molto importante per le comunità. L’uno nella Sicilia occidentale, l’altro nell’estrema zona orientale, l’uno proposto dal Comune, l’altro da un’associazione di giovani che si sta sbracciando per la valorizzazione della sua terra. Ringrazio loro, ma ringrazio anche gli altri sedici progetti che si sono candidati, tutti di buon livello. C’è una grande voglia di rinascita nei borghi. Un ringraziamento particolare al Comitato scientifico e alla Fondazione Sicilia, che con il suo contributo ci ha permesso di raddoppiare il riconoscimento”.

Due i premi da tremila euro ciascuno, uno sostenuto dall’associazione Borghi dei Tesori, l’altro da Fondazione Sicilia, che è stata vicina al progetto sin dal suo debutto. “Grazie a iniziative come quelle promosse dai Borghi dei tesori, sostenute dalla nostra Fondazione – commenta il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignoreabbiamo compiuto un passo ulteriore recuperando due autentici gioielli del territorio come Calatafimi Segesta e Portopalo di Capo Passero. C’è ancora molto da scoprire, ma siamo certi che anche attraverso questi passi sarà possibile costruire una Sicilia sempre più a misura d’uomo”.

I due progetti, selezionati tra diciotto presentati, sono stati scelti dal board di esperti che compone il comitato scientifico dell’associazione Borghi dei Tesori – presieduto dal fisico e professore emerito Federico Butera e composto da Giuseppe Barbera, Giacomo Gatì, Paolo Inglese, Orietta Sorgi e Pierfilippo Spoto – e, in maniera diversa, sono ambedue profondamente radicati sul territorio.

Il primo progetto premiato permetterà di restaurare l’antico orologio della Matrice di Calatafimi Segesta, da secoli punto di riferimento dell’intera comunità. Le sue lancette erano ferme da decenni, la campana silenziosa, e ora torneranno alla vita, grazie al progetto della parrocchia San Silvestro Papa, realizzato dalla ditta Manutentori del tempo.

Costruito dalla storica azienda Uscio di Genova, l’orologio è un pezzo raro con pezzi lavorati a mano in ferro battuto e incastonati in un telaio a castello. “Erano decenni che il nostro orologio non suonava più, e non si udiva il tocco delle campane che scandivano da sempre la vita del borgo – dice il sindaco di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso – . Ritornare ad ascoltarli, sarà un modo per sentirci di nuovo comunità. Aderire ai Borghi dei Tesori è stato il primo atto della giunta che presiedo da qualche mese: sono fiero di aver sposato  un progetto che permetterà di far conoscere la nostra terra”.

L’OROLOGIO DELLA MATRICE DI CALATAFIMI SEGESTA

Le sue lancette sono ferme da anni: l’antico orologio della chiesa Madre di Calatafimi Segesta, da secoli punto di riferimento dell’intera comunità, sarà ripristinato insieme alla campana, grazie a un progetto proposto dalla parrocchia San Silvestro Papa, realizzato dalla ditta “Manutentori del tempo” di Danilo Gianformaggio. Realizzato dalla storica azienda Uscio di Genova, di cui reca ancora il nome inciso sopra, l’orologio è un pezzo di raro valore storico e artistico, realizzato con pezzi lavorati a mano in ferro battuto e incastonati in un telaio a castello. Nel 1564, su richiesta della comunità e su compenso del Comune, fu concesso all’allora feudatario della zona, Ludovico Enriquez de Caprera, il posizionamento dell’orologio nella chiesa Madre. Da allora, per secoli, fu il punto di riferimento della vita del borgo. Saranno recuperati orologio e campana, ridipinto il telaio e le lancette in metallo saranno sostituite con altre in alluminio più compatibili con il nuovo movimento. L’illuminazione a led lo renderà visibile da lontano. Per la campana, sarà installato un elettrobattente.

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