In un periodo così incerto e difficile come quello stiamo vivendo e mai come oggi vicini al popolo ucraino, serve ricordare ai nostri ragazzi che vincere a tutti i costi non è quello che conta, ma lottare per i giusti ideali, si.
Insegniamo ai nostri figli a complimentarsi con i compagni di squadra che ottengono risultati o convocazioni importanti, spieghiamo loro che nella vita ci sarà sempre qualcuno che potrà fare meglio e che questo non vorrà dire che non si siano impegnati abbastanza, insegniamo loro che saper stare all’interno di un gruppo è la vera vittoria e che se un compagno di squadra è più forte, è una soddisfazione per tutti, diciamogli che di fronte ad un bel movimento si applaude sempre, anche se si indossano colori differenti. Incentiviamoli a dare il massimo anche se non sono i più bravi, anche se non saliranno sul podio. Non fa niente, loro non hanno alcun prezzo da pagare per i sacrifici che facciamo. Le ore di allenamento e i loro sacrifici non vengono ricompensati da una medaglia, ma dalla consapevolezza che stanno facendo ciò che amano.
Ricordiamogli più volte che appoggiamo il loro desiderio di fare sport per i valori che si imparano, per le paure che si superano, per gli ostacoli che si incontrano e non perché li crediamo campioni.
Chi cresce amando quello che fa, cresce sereno, sicuro di sé e dell’affetto della sua famiglia e da grande, quando si troverà ad affrontare la vita, avrà tutti gli strumenti per farlo al meglio.
“MAKE THE SPORT – NO WAR”
Luca Genovese