Mafia nel trapanese, 12 condanne nel processo Anno Zero

redazione

Mafia nel trapanese, 12 condanne nel processo Anno Zero

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martedì 15 Febbraio 2022 - 18:18

Dodici condanne per 162 anni di detenzione in carcere. Questo l’esito del processo scaturito dall’operazione antimafia “Anno Zero”, celebratosi al Tribunale di Marsala davanti al giudice Vito Saladino.

Le pene più alte sono state inflitte a Gaspare Como e Dario Messina (25 anni), Vittorio Signorelli (21), Bruno Giacalone (18), Vito Bono e Giovanni Mattarella (17), Carlo Cattaneo (16). Poi Giuseppe Accardi (7), Maria Letizia Asaro, Carlo Lanzetta, Nicola Staminaci e l’ex consigliere comunale di Castelvetrano Calogero Giambalvo (4). Sostanzialmente accolte le richieste formulate dalla pm Francesca Dessì, che aveva chiesto pene per 166 di detenzione a carico degli imputati.

Oltre alle spese processuali i soggetti condannati dovranno risarcire le parti civili costituitesi a giudizio (tra cui l’associazione La verità vive, rappresentata in aula dall’avvocato Giuseppe Gandolfo) e pagare le spese di mantenimento in carcere. Tra le pene accessorie è prevista anche l’interdizione dai pubblici uffici.

Il maxi blitz denominato “Anno Zero” ha portato, nell’aprile del 2018, all’esecuzione di 31 ordinanze di custodia cautelare da parte dei Carabinieri, della Dia e della polizia (sotto il coordinamento dalla Dda di Palermo). L’operazione colpì, in particolare, i clan di Castelvetrano, Partanna e Mazara del Vallo nell’ambito della cosiddetta rete di complicità legate alla figura del boss latitante Matteo Messina Denaro. Tra le accuse a vario titolo contestate agli imputati, oltre all’associazione mafiosa, anche l’estorsione, i danneggiamenti (incendi), il trasferimento fraudolento di valori e il favoreggiamento. Nell’indagine, è emerso anche l’interesse della mafia nel settore delle scommesse on line.

Tra i soggetti di maggiore caratura criminale coinvolti, Gaspare Como (cognato di Messina Denaro) e il reggente del mandamento di Mazara Dario Messina. Tra i rinviati a giudizio c’era anche Rosario Allegra, nel frattempo deceduto all’età di 65 anni il 13 giugno del 2019 e pure lui – come Como – cognato del boss castelvetranese.

Altre 14 persone coinvolte nell’operazione antimafia “Annozero” hanno scelto il giudizio abbreviato.

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