Giovedì 27 gennaio, con inizio alle ore 9.30 nel Salone d’Onore della Prefettura di Trapani, in occasione del “Giorno della Memoria” istituito con legge in ricordo in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di concentramento, si svolgerà un incontro per celebrare la significativa ricorrenza, nel corso della quale – come da accluso programma- si procederà alla sottoscrizione da parte di tutti i Sindaci della provincia, della “Dichiarazione di Intenti” con la quale i Comuni si impegnano alla posa delle “Pietre di Inciampo” in coincidenza delle abitazioni dei concittadini deportati, ai quali sono state conferite le medaglie d’onore di cui alla L. 27 dicembre 2006, n. 296.
Il progetto ha già avuto il riconoscimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, in considerazione del nobile fine del suo promotore, l’artista tedesco Gunter Demnig, secondo cui ogni pietra – sulla quale vengono riportati il nome e cognome del deportato- rappresenta un “inciampo” e come tale, costringe chi vi si imbatte a ricordare quanto accaduto, intrecciando passato e presente, ovvero memoria e attualità.
Le “Pietre d’Inciampo” sono piccole targhe d’ottone della dimensione di un sanpietrino (10×10) che vengono poste a scopo memoriale davanti alla porta dell’ultima abitazione delle vittime della ferocia, recante il nome della vittima, l’anno di nascita, la data e il luogo della deportazione e la data di morte.
All’evento, nella consapevolezza che è necessario per tutti conservare e tramandare la memoria storica della barbarie nazista e commemorare le vittime dell’olocausto, sono stati invitati a partecipare il Vescovo della Diocesi di Trapani, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, le componenti istituzionali a vario titolo interessate, nonché i familiari di alcuni decorati della provincia, coinvolti nell’ambito delle iniziative organizzate per la cerimonia.
Come negli anni scorsi è prevista la partecipazione di una vasta rappresentanza degli studenti, veri e principali destinatari del messaggio che la ricorrenza racchiude ed intende trasmettere sul presupposto che solo la memoria, unico antidoto all’indifferenza, può consentire ai giovani di consolidare il rifiuto incondizionato della violenza dell’uomo sull’uomo e della sopraffazione in genere.