Ci scrive un lettore che parla della sua esperienza da malato di Covid-19. Il cittadino Ignazio Montalto era stato ricoverato in ospedale per altre problematiche ed è qui che risulta positivo al Covid: “Parto dal secondo ricovero, il primo era già stato il 30 settembre scorso. Il secondo avviene il 30 ottobre, vengo ricoverato nel reparto medicina ospedaliera del San Antonio di Trapani… e qui casca l’asino. Vengo messo in una stanza di tre letti e lo stesso pomeriggio scoprono che uno dei due già presenti è positivo. Premesso che sono entrato in reparto con tampone negativo, il giorno successivo veniamo sottoposti a tampone molecolare io e l’altro paziente. Esito del tampone, io negativo l’altro positivo. Vengo messo in isolamento per il tempo necessario per il ricontrollo ed al controllo risulto anch’io positivo. Ergo, non ero nè al bar, nè al supermercato e nemmeno al ristorante ma ricoverato in un nosocomio per curare le mie patologie. Attesa la mia positività al Covid-19 vengo trasferito nel reparto Malattie Infettive del “Paolo Borsellino” di Marsala e nello stesso giorno altri sei pazienti dello stesso reparto vengono trasferiti a Marsala. Già, avete letto bene: sette pazienti dello stesso reparto con il Covid-19 e licenziati con un laconico “può capitare”! Ora mi soffermo sull’arrivo a Marsala e sull’accoglienza riservata ai soggetti covid-19. Sono arrivato in un reparto pieno di scafandri con i piedi ma pieno di grinta per uscirne fuori al più presto. Così non è stato, sono stato 22 lunghissimi giorni in attesa di negativizzazione aiutato dal personale di quel reparto che con la sua sensibilità, professionalità, con l’amore per il propio lavoro e verso il prossimo rendono meno faticosa la via verso la totale guarigione. Ho potuto constatare giorno dopo giorno di non essere stato mai abbandonato e sempre rincuorato da tutto il personale a partire dai medici, gli infermieri, gli OSS, le addette alle pulizie che avevano sempre una parola di conforto. Vivere 46 giorni in un ospedale non è certo una bella esperienza ma ti solleva il fatto che chi opera in questi posti, molto spesso non igienicamente a posto, lo ritiene non semplicemente un lavoro ma una missione. Questo l’ho trovato nel reparto di Malattie Infettive a Marsala e mi auguro che gli scettici prendano coscienza che il Covid-19 non è una barzelletta ma una tristissima realtà”.
Iniziative
Ignazio Montalto era un vaccinato? I tamponi NON molecolari hanno una sicurezza del 60%.Gaspare Barraco.Marsala