“Rugby da quartiere” potrebbe essere una frase coniata da “I Fenici”, l’associazione sportiva che da anni costruisce una solida realtà sportiva e che dal 2020 gestisce il campo “Gaspare Umile” di via Istria come capofila Ati assieme al Marsala Calcio Femminile e l’associazione Pega. Oltre 100 giovanissimi, dai 3-4 anni, così piccoli e con la grinta dell’Haka tipica dei grandi atleti.
Questo grazie ad un team di professionisti, fisioterapisti, educatori provenienti da ogni parte d’Italia con ogni specializzazione, che prestano la loro attività in maniera gratuita; in cambio la società paga loro corsi e qualifiche, come il BLSD per usare correttamente, in caso di urgenza, il defibrillatore salva-vita. Anche il rugbista della Nazionale Andrea Lo Cicero porta in campo per i piccoli marsalesi la sua esperienza con entusiasmo. Ecco perché “I Fenici” sono visti come un esempio da tante altre realtà rugbistiche italiane.
Ma fare sport in un quartiere popolare, per I Fenici, non è stato per niente facile. Come ci racconta uno dei coach, Marco Quattrociocchi: “Con l’impianto abbiamo avuto alcuni problemi quando ne abbiamo preso la gestione, problemi legati ai lavori che sono stati effettuati per riqualificarlo. In gran parte sono stati superati, anche se rimane qualcosa ancora da sistemare. Alcuni interventi li facciamo di tasca nostra e poi l’ente comunale ci rendiconta tutto. Un altro ringraziamento sentito va agli sponsor che ci sostengono nelle trasferte e nei tornei”.
Altra difficoltà è stata riscontrata con gli abitanti del posto, abbastanza restii alla “novità”. “Ci siamo scontrati con una dimensione difficile, ostica – continua il mister -. Dalle palazzine le frasi che ci urlavano non erano proprio di benvenuto, ma siamo riusciti ad abbattere anche questo muro ed oggi conviviamo pacificamente perché lavoriamo bene con i loro bambini”. E di muri da buttare giù con la forza dei Fenici, ce ne sono tanti, in primis quello delle disuguaglianze. “Grazie al nostro Comitato etico che si occupa delle iscrizioni dei ragazzi, per noi sono tutti uguali, tutti in campo con la voglia di fare bene, di imparare valori importanti – continua Quattrociocchi -. Non ci interessa sapere chi viene gratuitamente o chi paga la quota, nei Fenici si fa sport ma anche tanto sociale. Ad esempio i nostri atleti più grandi ogni sabato prestano volontariato alla mensa dei poveri “La Pira” e ci occupiamo del quartiere, di renderlo pulito. Fino a pochi giorni fa il verde fuori l’impianto era incolto, adesso con il sostegno degli abitanti è stato ripulito creando delle aiuole“.
Nel frattempo uno degli obiettivi dei Fenici, ovvero quello di “portare a casa” una educatrice, è stato raggiunto: la marsalese Margherita Sparla, atleta di serie A delle Donne Etrusche Rugby e allenatrice del Perugia Junior, è entrata nel team come responsabile tecnico Under 7 e team manager del rugby femminile.