«A differenza di quanto sostenuto dall’Ente somministratore, le fatture emesse dall’Ente Acquedotti Siciliani che la nostra associazione ha, nel tempo, prontamente contestato, sono incontrovertibilmente prescritte, in quanto, alle stesse, si applica la prescrizione biennale e non quinquennale» a dirlo, in una nota, Giancarlo Pocorobba, Presidente di Konsumer Sicilia.
Un’ulteriore conferma in tal senso è arrivata addirittura dall’AGCM, la quale, accogliendo la tesi dell’associazione dei consumatori, ha aperto un’istruttoria per pratica commerciale scorretta nei confronti dell’E.A.S.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione breve appare idoneo ad indurre indebitamente i consumatori a corrispondere importi, spesso ingenti, relativi a consumi prescritti, vanificando in tal modo gli effetti che la nuova disciplina intende contrastare, ovvero l’emissione tardiva di fatture di conguaglio relative a consumi risalenti ad oltre due anni.
“L’assenza di un’adeguata informativa sulla prescrizione biennale, peraltro, può ostacolare l’esercizio delle prerogative contrattuali inducendo i consumatori a pagare importi per i quali, invece, sarebbe stato possibile eccepirne la prescrizione – afferma ancora la Konsumer . In base alle segnalazioni di consumatori e di associazioni di consumatori e alle informazioni acquisite dagli stessi gestori, è emerso, quindi, che numerose società attive nei servizi idrici non avrebbero applicato in modo corretto la prescrizione biennale. I comportamenti segnalati riguardano il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione sui crediti presenti in bolletta e anche l’omessa informativa nelle bollette degli stessi crediti prescrivibili. Siamo sempre stati convinti della bontà delle nostre argomentazioni e l’apertura di un’istruttoria di questo tipo, nei confronti dell’Eas, non fa altro che confermarne l’attendibilità. Le fatture da noi contestate sono abbondantemente prescritte ed è ora che l’Ente se ne faccia una ragione”.