Porto di Marsala, la direzione del Pd chiede un Consiglio comunale aperto

redazione

Porto di Marsala, la direzione del Pd chiede un Consiglio comunale aperto

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lunedì 18 Ottobre 2021 - 07:45

Quattordici esponenti della direzione comunale del Pd di Marsala chiedono una seduta aperta del Consiglio comunale per fare chiarezza sulla questione del Porto. L’argomento è tornato in queste settimane al centro della discussione, in seguito all’iniziativa del presidente della Commissione regionale Antimafia Claudia Fava che ha offerto una sponda istituzionale importante all’interesse mostrato dal consigliere comunale Nicola Fici (la cui richiesta di riportare il dibattito sul porto in Consiglio comunale non ha fin qui avuto esito) e a quello, mai venuto meno, dell’ex sindaca Giulia Adamo.

“Nelle ultime settimane – scrive la direzione del Pd – è tornata prepotentemente al centro del dibattito pubblico l’annosa querelle che riguarda il porto di Marsala, opera fondamentale per lo sviluppo della città, da decenni in stato di abbandono senza che sia stata effettuata neanche la semplice manutenzione ordinaria. Noi componenti della direzione comunale del PD di Marsala riteniamo il porto elemento strategico per lo sviluppo del sistema portuale della Regione, nonché opera essenziale per l’economia della città”.

La direzione del Pd evidenzia che “il balletto degli attori in campo con le loro dichiarazioni – dall’attuale sindaco Grillo ai suoi predecessori, passando per l’amministratore della Myr Massimo Ombra – ha ingenerato confusione tra gli operatori e tra i cittadini.

Al netto di tutto gli aspetti che appaiono consolidato sono che: l’attuale Amministrazione Comunale vuole ripartire con una nuova progettazione per cui è stata fatta una richiesta economica di più di 600.000 per la redazione di uno stralcio di un progetto di fattibilità tecnica; la concessione della Regione per l’hub turistico presentato dalla Myr perchè i lavori non sono iniziati nei tempi previsti; il progetto voluto dall’ex sindaca Giulia Adamo giace da anni al Ministero dell’Ambiente, perché nessuno, al Comune di Marsala, si è curato di portarne avanti l’iter dopo le sue dimissioni dalla carica di primo cittadino.

“Recentemente – scrivono i 14 esponenti del Pd – l’Onorevole Fava ha presentato un’interrogazione all’Assessore Regionale Falcone sulla messa in sicurezza e potenziamento del porto di Marsala in quanto esigenza strategica per un’intera area della Sicilia; anche lui ritiene che il progetto del porto pubblico, che stava ottenendo le autorizzazioni e i finanziamenti, sia stato stoppato e che la struttura ancora oggi si trovi in condizioni di pericolosità. Apprendiamo intanto, con stupore, che il porto di Marsala non è tra quelli previsti dal Programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al PNRR (D.M. Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile del 13 agosto 2021), malgrado la presenza di due deputati marsalesi della maggioranza al Parlamento siciliano. Siamo preoccupati perché con il nuovo piano regolatore del porto redatto dall’ingegnere Ombra, funzionale al progetto della Myr, gli attuali operatori portuali non sono più in regola con le concessioni. Per queste ragioni, i sottoscritti chiedono la convocazione di un Consiglio Comunale aperto, in cui venga chiarita, alla presenza di tecnici, sindacati, associazioni di categoria, operatori portuali e dei cittadini interessati, quale è la reale situazione e la via percorribile per addivenire alla definizione di un progetto che, finalmente, rilanci il porto di Marsala”.

La nota è firmata da Filippo Alagna, Cristian Angileri, Cristina Caci, Anna Caliò, Vincenzo D’Alberti, Nino Di Girolamo, Gaspare Galfano, Antonella Genna, Vito Giacalone, Rosalba Mezzapelle, Antonella Milazzo, Giuseppina Passalacqua, Antonio Scavone e Giuliana Zerilli.

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