Domenico Venuti, sindaco di Salemi e segretario provinciale del Partito Democratico.
Qual è il suo giudizio sul recente risultato elettorale che ha interessato, nella nostra provincia, i Comuni di Alcamo e Calatafimi-Segesta?
“Più complessivamente i siciliani, come è accaduto prima nei Comuni nel resto del Paese, hanno guardato con interesse l’alleanza tra il nostro partito e il M5S. Ma non solo, se questa è una strada da percorrere per il futuro e io credo di sì, occorre guardare anche al mondo civico, magari a quello che in passato si orientava verso il centro destra e che invece è deluso e talvolta sconcertato dalle posizioni sovraniste che taluni partiti della destra vanno assumendo”.
Voi però ad Alcamo avete sostenuto una vostra candidata in contrapposizione con il sindaco pentastellato uscente, che poi ha vinto.
“Su alcuni comuni, e capiterà ancora, prevalgono logiche di rapporti politici pregressi. Ad Alcamo eravamo stati all’opposizione di Surdi per 5 anni. Era difficile ricostruire un rapporto in vista delle amministrative, noi comunque lavoriamo in tale direzione e ringraziamo la candidata Giusi Bosco che si è spesa con il nostro progetto e come Pd ripartiamo con il nostro consigliere comunale che abbiamo eletto: Filippo Cracchiolo. Voglio però sottolineare la sconfitta del centro destra di Alcamo e soprattutto il movimento Via del senatore Papania che non ha superato neppure lo sbarramento del 5%. Su Segesta occorre dire che in questi piccoli comuni si vota con un sistema elettorale maggioritario e spesso prevalgono logiche trasversali. Io comunque nella qualità di sindaco ho chiamato entrambi i colleghi eletti per congratularmi con loro”.
Con il partito di Marsala c’è invece poco di che congratularsi…
“Se mi è consentita una battuta vorrei dire che il comportamento del partito di Marsala è “sovrannaturale”. Per risolvere le questioni ci vorrebbe un esorcista. Ho provato di tutto, e anche a livello regionale lo si è fatto. Invece le divisioni permangono e talvolta sembra che si acuiscono creando danni al partito”.
Fino ad arrivare a mettere in campo un nuovo circolo online.
“Il circolo online Nilde Iotti è previsto dal nostro regolamento ma non può collocarsi fuori dal circolo di Marsala che è l’unico che ha tenuto il congresso. Noi non possiamo continuare con queste assurde divisioni. Nei prossimi giorni incontrerò il gruppo dirigente del partito di Marsala per cercare l’ennesima soluzione”.
Anche perché nel 2022 si terranno le elezioni regionali e Marsala da …sempre aspira ad una candidatura vincente.
“Gli iscritti e i dirigenti cerchino soluzioni politiche poi arriverà la candidatura che deve essere unitaria. Niente unanimismi ma una politica che rafforzi il territorio”.
Domenico Venuti candidato alle prossime regionali?
“Per adesso questa opzione non è in cantiere. Guardo piuttosto alle alleanze e al progetto che deve portarci a sconfiggere la destra siciliana”.